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Comune di Prato

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14/01/2010 16:29
Cultura L'intervento dell'assessore Anna Beltrame durante il consiglio chiesto dal Pd

"La cultura č un motore di crescita decisivo per la cittā e per la sua immagine"

Una relazione approfondita su tutti gli ambiti di competenza dell'assessorato

"La cultura è un motore di crescita decisivo per la città e per la sua immagine. Quattro gli elementi secondo me da coniugare: qualità, accessibilità a un vasto pubblico, valorizzazione dei talenti pratesi e sostenibilità economica. A questi criteri ispirerò le mie scelte, come ho già cercato di fare per il Festival di Natale". Così l'assessore Anna Beltrame ha iniziato il suo intervento al consiglio sulla cultura chiesto dal Pd. Ha poi ricordato la situazione d'inizio legislatura: "Esiguità di risorse, mancanza di sistema e due grossi cantieri: la nuova biblioteca, inaugurata non senza fatica a novembre per i mille problemi ancora aperti, e il museo civico, troppo a lungo trascurato, ora la priorità". Ha sottolineato come la carenza di fondi dipenda anche dai "progressivi disinvestimenti dei privati" e ha ribadito la necessità di "razionalizzare le risorse e fare squadra, mettendo da parte parrocchie e personalismi". Ha quindi tratteggiato tre macroprogetti: Fare sistema, Memoria e identità, Partecipazione.

Fare sistema. Pecci, Metastasio, Politeama, Camerata e Museo del tessuto, le eccellenze della cultura, si devono mettere in rete, con una programmazione più coordinata, collaborazioni più strette e l'utilizzo di servizi comuni, a partire dalla comunicazione. Due gli strumenti: riunioni periodiche fra i responsabili delle varie istituzioni, una sorta di "stanza delle intelligenze"; la creazione di un agenzia di servizi, con funzioni condivise di staff. "Il Met – ha aggiunto – seguirà anche le attività del Magnolfi più rivolte ai giovani e alla formazione, oggi inspiegabilmente separate". Quanto al Pecci, Beltrame ha evidenziato l'importanza della contemporaneità per l'immagine di Prato e ha aggiunto: "Al di là dei colpevoli sprechi che lo hanno troppo spesso contraddistinto in passato, non può contare solo sul sostegno del Comune". Per la Camerata c'è l'idea di creare una fondazione per la musica di cui farà parte anche la scuola Verdi. "Il museo del tessuto - ha detto - deve essere l'ambasciatore del made in Prato, lo strumento con cui valorizzare il tessile e contrastare l'invadenza delle griffe. Ezra Pound diceva che "la cultura inizia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo. E il tessile è la capacità di fare cultura più straordinaria della nostra città".

Memoria e identità. Fra le priorità gli etruschi, Datini, Malaparte (con un premio dedicato "al giornalismo che sa raccontare"), e il museo civico che il Comune farà di tutto per inaugurare entro il 2012: "Il problema sono le risorse e devo ringraziare l'onorevole Mazzoni che ha ottenuto importanti fondi da Roma. Ora tocca al restauro degli affreschi e agli allestimenti". Partecipazione. L'assessore ha annunciato gli stati generali delle associazioni in primavera, "perché è necessario costruire forme di coordinamento d'intesa con le circoscrizioni" e la creazione di un "tavolo della notte", con la parola d'ordine: "Non davanti alla tv". L'assessore Beltrame si è soffermata sulla nuova biblioteca Lazzerini, "fabbrica di cultura anche perché luogo di incontro e scenario ideale per tanti eventi" e su Officina Giovani, "il posto in cui esprimere la creatività, capendo l'importanza della cultura anche come antidoto alle forme di violenza che nascono dall'assenza di valori". E per concludere una citazione da Churchill: "In piena seconda guerra mondiale gli fu chiesto di tagliare i fondi per la cultura. Rispose: Assolutamente no, è per questo che combattiamo".

mc

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