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Comune di Prato

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15/01/2010 9:20
Consiglio Comunale Nella seduta di ieri

Dibattito sulla cultura, tutti gli interventi

Dopo i consiglieri la replica dell'assessore e le dichiarazioni del sindaco

Si è concluso in tarda serata il dibattito sulla cultura che si tenuto ieri in consiglio comunale. Il primo intervento, dopo la relazione dell'assessore Beltrame,  è stato quello del presidente del gruppo Pd, Massimo Carlesi. "Ho constatato con piacere che nell'intervento dell'assessore - ha detto Carlesi - sono state usate parole diverse rispetto a quelle della scorsa estate". Carlesi si è detto però preoccupato di non aver sentito nelle parole dell'assessore alcun riferimento alla cultura che nasce dall'incontro fra le persone, dal mondo delle associazioni, che sono un luogo di coesione  dove nascono idee e dove in passato si sono formati artisti come Benigni e Nuti.  Carlesi ha anche sottolineato il disimpegno del mondo dell'economia pratese nella cultura: "E' necessario - ha detto - il coordinamento con altri enti, come avviene in molte altre città. Dal sindaco deve partire un appello verso gli imprenditori immobiliari cui non mancano certo risorse disponibili."  Infine Carlesi si è detto disponibile a presentare proprie proposte purchè queste "vengano,  non dico accettate, ma certo valorizzate e non viste come un fastidio".

Piero Bardazzi (Pdl) ha voluto mettere in evidenza due esigenze: quella di una cultura intesa come fondamento e fucina di valori  da divulgare fra i giovani perchè il processo educativo verso le nuove generazioni,  attraverso un lavoro coordinato tra gli assessori Beltrame e Pieri, possa evitare il ripetersi di episodi di vandalismo come quelli recentemente accaduti;  l'attenzione a una cultura delle piccole cose che faccia tesoro delle tradizioni e delle produzioni locali.

Nicola Oliva (Pd)  ha reputato l’esordio in consiglio dell’assessore Beltrame non positivo.  "Si è autodefinita un assessore pop - ha detto -  ha  lasciato intendere di guardare con simpatia alla cultura passatempo con una offerta culturale veloce, che si consuma subito, piuttosto che dimostrarsi interessata a sviluppare nei cittadini e nei giovani la capacità di ragione cognitivo-creativa. Non assegna priorità,  sceglie giustappunto di non scegliere e di anteporre la valutazione dei costi e dell’efficienza a dispetto di un ragionamento politico".

Antonio Longo (Udc), si è fatto portavoce di due proposte concrete. "Cultura e politiche giovanili - ha detto - devono andare di pari passo  e quindi il primo impegno deve essere quello di educare i giovani a un sano divertimento". Come frequentatore della nuova biblioteca propone di potenziarne il servizio per rispondere alle richieste di un'utenza che, dopo la recente apertura, è notevomente aumentata.

Il presidente del gruppo Idv, Aurelio Donzella, ha rilevato che ci sono voluti  quattro mesi per arrivare a questo dibattito richiesto dai gruppi dell'Italia dei valori e del Partito democratico.  "La cultura - ha sottolineato - è un diritto essenziale al pari della sanità  e l'amministrazione comunale deve far sì che questo bisogno ineludibile di cultura possa essere garantito a tutti e in tutti i periodi dell'anno."

Simone Frosini (Pdl) ha citato i dati Siae sugli eventi culturali, mostre  e spettacoli, in Italia (in Toscana il numero di eventi è aumentato del 7,23  mentre il numero dei partecipanti - visitatori e spettatori - , è sceso del 7,10%, un dato  comune a tutte le regioni ad eccezione della Lombardia e del Veneto) per rimarcare il condivisibile approccio realista dell'assessore che ha parlato di razionalizzazione dei costi e delle risorse attraverso una sinergia fra i vari enti che producono cultura. Interessante, secondo Frosini, l'idea del "tavolo della notte" perchè la cultura deve essere anche una risorsa e questo a Prato non è ancora accaduto in modo apprezzabile. 

Ilaria Santi (Pd) si è detta dispiaciuta per aver sentito dall'assessore solo una  "elencazione di contenitori che abbiamo e di eventi che futuri che avremo. Manca un progetto autonomo di programmazione culturale dell'assessorato". Santi ha comunque sottolineato come la cultura possa servire anche al rilancio dell'economia, perchè la cultura è "merce" e tale dovrebbe essere considerata quando si preparerà il bilancio. "La pensava così anche Cosimo dei Medici - ha detto  Santi - che fortunatamnte investì i suoi soldi in cultura e così oggi ha lasciato a noi Firenze".

Enrico Albini (Pdl). "Sentir parlare di Prato nei termini in cui ne ha parlato l'assesore Beltrame che pratese mi riempie di orgoglio".

Simone Mangani (Pd) nel suo intervento ha dichiarato di aver apprezzato di più i toni usati dall'assessore in questa occasione rispetto a quelli contenuti dell'intervista dell'estate scorsa. E' stato comunque critico verso "la lunga carrellata di propositi".  "Mi auguro - ha detto - che sul bilancio Beltrame possa esercitare tutte le sue prerogative  per evitare di venire a dirci che non ci sono risorse".

Matteo Biffoni (Pd).  "L'intento di valorizzazione delle nostre eccellenze è apprezzabile - ha detto Biffoni - ma mi preoccupa che ciò possa diventare un guardarsi troppo le scarpe. Bisogna invece attrarre culture altre, amplificare la capacità di permeare e essere permeabili ad altre culture". Da Biffoni anche un suggerimento circa il "tavolo della notte": perchè non provare a far viaggiare i mezzi pubblici in certe notti dell'anno?

Cristina Sanzò (Pd). "Beltrame ha parlato per il 90% di contenitori e per il 10% di contenuti, molte enunciazioni, nessun cenno alla cultura come occasione per attrarre risorse dall'Europa su progetti specifici".  Nessun riferimento, secondo Sanzò, nemmeno alle circoscrizioni che hanno svolto e svolgono un'attività culturale significativa sul territorio, all'associazionismo  e all'educazione permanente degli adulti.

Anche Mariagrazia Ciambellotti (Pd) ha sottolineato la mancanza di confronto con altre culture. "La contaminazione culturale - ha detto - è importante per rafforzare la nostra identità". Ha inoltre respinto l'accusa rivolta alla precedente amministrazione che avrebbe concesso contributi a pioggia alle associazioni.

Emilio Paradiso  (Lega Nord),   ha apprezzato in particolare il riferimento fatto dall'assesore alla cultura pop. "A sinistra - ha detto -  dovebbero essere popolari invece sono diventati radical  chic". Quindi un appello a rimboccarsi le maniche per promuovere le tante cose belle che abbiamo.

"Non rimpiango gli assessori che hanno preceduto Beltrame - ha detto Gianluca Banchelli (Pdl) -; è la prima volta che si sente parlare di sistema e si spiega in concreto come fare sistema. Mi auguro che l'assessore riesca a mettere tutti d'accordo su questa strada". Da Banchelli anche due idee: il Magnolfi Nuovo sarebbe perfetto per gli spettacoli di cabaret; sulla comunicazione sarebbe bene seguire il modello di Pietrasanta.

In chiusura la replica dell’assessore Beltrame e l’intervento conclusivo del sindaco Roberto Cenni.

‘Le scelte ci sono – ha detto Beltrame - e sono chiare. Bastano tra esempi, fra i tanti possibili. La priorità del fare sistema e di dare finalmente  una regia attraverso il Comune alle istituzioni culturali è una scelta. Individuare nella zona di Santa Chiara il fulcro della Prato che cambia nel segno della creatività è una scelta, da supportare certo con i finanziamenti statali ed europei che non si ottengono in pochi mesi. Definire una priorità la riapertura del museo civico, chiuso da quasi vent’anni, è una scelta. Quanto al valore educativo della cultura, ribadisco che è fondamentale, a cominciare dai giovani, sempre più bersagliati dai poco culturali messaggi della tv. Infine, ribadisco l’importanza di una cultura alla portata di un pubblico vasto, anche attraverso una comunicazione più efficace del passato, che non significa affatto una cultura di bassa qualità. Anche questa è una scelta’.

Infine, il sindaco ha sottolineato come la cultura sia un veicolo fondamentale per la  crescita della città e un settore strategico per la giunta. ‘I progetti per la valorizzazione delle Cascine di Tavola e di Gonfienti _ ha detto -, l’idea del parco per l’arte contemporanea legato al Pecci, l’ulteriore valorizzazione dell’ex Campolmi con nuovi investimenti nella zona di Santa Chiara, l’impegno alla riapertura del museo civico sono tutti esempi di come l’amministrazione veda nella cultura un motore di sviluppo. La cosa importante è avere idee e lavorare con concretezza e buon senso. Prato non ha bisogno di sterili contrapposizioni, ma del contributo di tutti per valorizzare il suo patrimonio e le sue potenzialità’.

gs

39/10

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