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Comune di Prato

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17/01/2010 13:37
Protezione civile La replica dell'assessore Dante Mondanelli alle dichiarazioni del sindaco di Poggio a Caiano

"Questo modo di fare politica allontana i cittadini dalle Istituzioni e mi fa veramente schifo"

In merito alle dichiarazioni del sindaco di Poggio a Caiano apparse oggi sui quotidiani, l'assessore alla Protezione Civile, Dante Mondanelli afferma quanto segue:

"Leggo sui giornali di stamane un velenoso 'attacco' del Sindaco di Poggio a Caiano nei miei confronti, in merito a dichiarazioni che mi sono state attribuite, ma che non ho fatto e che smentisco nella maniera più ferma, in consiglio comunale. Una delle accuse che vi leggo è di aver lanciato un ingiustificato 'allarmismo': ma io non ho ha mai parlato 'prima' di minaccia alluvionale al Poggio. Quindi, in ogni caso, stiamo parlando di un'analisi a posteriori... Allarmismo? Boh. Nell’ultimo Consiglio comunale di Prato ho, doverosamente, risposto ad otto interrogazioni relative all’emergenza alluvionale e non mi sono in alcun modo sottratto al legittimo dibattito sugli eventi cha hanno interessato il nostro territorio: alcune di queste chiedevano conto dei tempi di apertura della cassa di espansione di ponte alle Vanne ritenendo che il supposto ritardo avrebbe causato la 'rottura' arginale del Calice. E’ quindi evidente che non io, ma l’interrogante, sosteneva la tesi che mi viene attribuita! Ovviamente né il sindaco Martini, né gli Assessori che mi accusano di falsità erano presenti ,ed io non ho avuto con loro nessun contatto prima della lettura degli articoli di oggi: alla faccia della collaborazione e del dialogo che chiedono! Comunque ci sono i verbali della seduta. Ogni critica è legittima: le falsità no. Mai detto che “Prato ha salvato il Poggio”, tantomeno che l’abbia fatto io, la competenza delle casse è della Provincia! mi sono pero’ assunto la corresponsabilità delle scelte avendole serenamente condivise con l’impeccabile assessore Arrighini. Ho negato (sottolineo: negato) nel modo piu’ assoluto che la cassa di espansione di Ponte alle Vanne sarebbe servita ad evitare la rottura arginale del Calice: anzi, su questa ipotesi ventilata  da alcuni Cittadini e da qualche rappresentante della minoranza ho sostenuto, sulla base di relazioni tecniche, che questo evento era del tutto dissociato dall’impiego della cassa di espansione. Tutto il contrario quindi di quanto mi si addebita. E già cosi’ siamo a due menzogne. Ho riportato quanto affermato dalla principale autorità di bacino, dr.ssa Guia Checcucci, che tra le polemiche dei giorni immediatamente successivi aveva pubblicamente dichiarato che “Il buon funzionamento ed il tempestivo impiego della cassa di espansione  di ponte alle Vanne aveva svolto la sua funzione riducendo il rischio di esondazione del fiume Ombrone che, per la portata di quel momento, era calcolato in 1.300.000 mq di acqua, accogliendone circa 800.000 proprio mentre la situazione idrometrica era in peggioramento”. La dichiarazione è virgolettata. Se qualcosa non vi piace di quanto affermato dall’autorevole dr.ssa Checcucci chiedetene conto a lei, non a me. Durante le lunghe nottate di vigilanza, che certamente anche gli amministratori di Poggio a Caiano hanno trascorso al lavoro e con giustificata apprensione, ci siamo mossi in perfetto accordo con i tecnici delle varie istituzioni (Provincia, Comune, autorità di bacino..) ed in particolare con l’assessore Provinciale Arrighini delle cui scelte di competenza condividiamo appieno la responsabilità. Per quanto mi riguarda nessuno scontro con gli amministratori del Poggio che , dato il loro contributo all’aver scongiurato una potenziale esondazione che non si è verificata durante il corso di precipitazioni piovose talmente eccezionali da essere misurate in centimetri (basti pensare che di solito si misurano in millimetri!) ha evidentemente preso adeguati provvedimenti dopo la terribile esperienza del 1992. Non è andata ,purtroppo, cosi’ in altre parti d’Italia. Quindi, da parte mia, complimenti per il buon lavoro di prevenzione svolto. Patetico il finale buonista con la proposta di collaborazione “perché l’acqua non ha colore”: sono loro a darglielo. Quella di centrodestra ha rotto l’argine del Calice , quella di centrosinistra è stata buona e non ha esondato. Ridicolo, se lo fanno i partiti, inqualificabile se sono amministratori pubblici a farlo intendere. Mai negata collaborazione, magari se prima di dettare falsità alla stampa avessero alzato il telefono, anche per fare critiche, anziché alimentare polemiche inutili, avrebbero fatto meglio. Siamo al servizio dei Cittadini, non agl’ordini di scuderia dei partiti! Mettere 'contro' gli alluvionati per la rottura del Calice e i Cittadini del Poggio per attaccare il sottoscritto e il Comune di Prato  è pero’ un’operazione  tutta politica,  dettata da motivazioni meschine pre-elettorali e basata su menzogne mi fa veramente schifo ed allontana i Cittadini dalla politica. La cosa che piu’ mi spiace è che la vostra uscita ha posto in secondo piano una bel progetto della Società della Salute, di cui anche il Poggio fa parte, firmato ieri l’altro con l’assessore Rossi e volto ad assicurare miglior assistenza agli anziani in dimissione dall’ospedale, comunicato proprio ieri alla stampa. Ma guarda un po’ che coincidenza…".     

mc

47/10

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