Cassero e Castello: orari pił flessibili, risorse per le iniziative
Sui nuovi orari di apertura di Cassero e Castello sono necessarie alcune precisazioni. La cooperativa che gestisce il servizio dal 2003, cioè le Macchine Celibi, è stata più volte consultata dagli uffici all’assessorato alla cultura prima della pubblicazione del nuovo bando: chiedeva di riavere garanzie sull’affidamento dell’incarico, che non possono essere date, visto che per definizione una gara pubblica prevede la scelta della migliore offerta. Non è tecnicamente possibile, quindi, garantire a priori il mantenimento del posto a quei cinque lavoratori, per i quali comunque valgono le tutele previste dai contratti nazionali di lavoro. Quanto agli orari del servizio, è stato previsto un taglio del 35% e non del 70% come i dipendenti della coop sostengono. La nuova articolazione è stata decisa in base ai dati sull’affluenza e sulla nuova programmazione per l’uso di quegli spazi. Per fare un esempio, nelle mattine di gennaio dei giorni feriali al Castello si tratta quasi esclusivamente di studenti, che avranno la possibilità di visitarlo comunque, visto che il bando prevede da ottobre a maggio due aperture alla settimana su prenotazione da parte delle scuole. Quanto ai turisti, il Castello sarà sempre aperto nei fine settimana e manterrà la stessa apertura attuale fra aprile e ottobre. Inoltre, sia per il Castello che per il Cassero è previsto un pacchetto di ore straordinarie di apertura fra novembre e marzo, in occasione di mostre e altre iniziative. La scelta è stata quindi all’insegna della flessibilità e della razionalizzazione, anche in vista della necessità di garantire le risorse per maggiori aperture della nuova biblioteca Lazzerini, che invece è frequentata ogni giorno da oltre mille utenti. Infine, per quanto riguarda il Cassero, la riduzione degli orari è necessaria anche per consentire una serie di lavori di manutenzione straordinaria (in alcuni punti, ad esempio, ci sono infiltrazioni d’acqua). La chiusura di luglio e agosto è motivata dal fatto che, per ammissione degli stessi operatori, il caldo eccessivo ne impedisce la fruizione, ma anche in questo caso è previsto un pacchetto di ore di apertura straordinaria la sera, ad esempio in occasione dei giovedì di shopping notturno. ‘Le proteste dei dipendenti – commenta l’assessore Beltrame – contengono inesattezze e rivelano un atteggiamento che punta principalmente alla difesa del proprio interesse personale e non di quello pubblico. La valorizzazione degli spazi non si misura solo in base alla durata delle aperture, ma anche a come le aperture vengono articolate e alle iniziative che al Castello e al Cassero vengono promosse, dalle visite guidate, alle mostre, agli spettacoli per quanto riguarda il Castello. Su questo l’amministrazione si sta già impegnando, anche utilizzando le risorse ottenute dalla razionalizzazione degli orari’.
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