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Comune di Prato

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27/02/2010 12:41
Polizia municipale Scoperti e sanzionati un parrucchiere abusivo cinese e due parrucchiere abusive italiane che lavoravano a domicilio

A tutto campo contro l'illegalità

Nell'ultimo anno sono stati 11 i parrucchieri cinesi abusivi multati, 7 verbali ad esercizi regolari per collaboratori non in regola, 26 multe per il mancato rispetto degli orari. Al via anche l’operazione “Prezzi chiari”

Si intensifica il contrasto alle attività illegali nel settore dei parrucchieri sul territorio comunale.

L’unità Commerciale e Amministrativa della Polizia Municipale ha infatti scoperto e sanzionato in tre distinti accertamenti, eseguiti tra Mercoledì e Venerdì, altrettanti acconciatori che operavano abusivamente a domicilio, senza possedere la necessaria autorizzazione comunale.

In due casi si è trattato di parrucchiere italiane, che operavano in casa, mentre il terzo è risultato un cinese, attivo nella zona di via Pistoiese: a tutti è stata contestata la violazione della legge regionale sugli acconciatori e gli estetisti, che prevede una sanzione di 500 euro.

Gli accertamenti, di non facile attuazione a causa delle limitate possibilità di contrasto agli illeciti amministrativi nelle private dimore scaturiscono, soprattutto per l’etnia cinese, da ripetuti appostamenti di agenti in borghese presso i luoghi dove sono preventivamente individuati gli ideogrammi indicanti l’attività svolta.

A tal proposito, nell’ultimo anno gli agenti dell’unità Commerciale del Comando di piazza Macelli hanno scoperto e sanzionato undici di queste attività abusive nella zona di via Pistoiese.

L’abusivismo in questo settore non è però una caratteristica specifica della comunità cinese; gli accertamenti di questi ultimi giorni mettono in luce, infatti, che anche tra gli italiani il fenomeno è diffuso, a conferma di quanto lamentato dalle associazioni di categoria, che già da tempo avevano segnalato al Comune l’esistenza di attività sommerse esercitate da italiani, chiedendo idonei interventi.

La risposta non si è fatta attendere: il fenomeno è stato affrontato con tecniche di accertamento in incognito e a distanza, che hanno portato a scoprire irregolarità non altrimenti accertabili.

L’attività di contrasto agli abusi nel settore non ha lasciato indenni neppure gli esercizi regolari. Nell’ultimo anno sono stati infatti contestati sette verbali a titolari di imprese che utilizzavano collaboratori sprovvisti dei necessari requisiti professionali e ventisei verbali per il mancato rispetto degli orari. Per questi ultimi l’Amministrazione Comunale sta valutando la possibilità di disporre la sospensione temporanea delle imprese recidive.

La Polizia Municipale, sulla base degli indirizzi strategici espressi dall’Assessore Aldo Milone, ha anche avviato l’operazione “Prezzi chiari”, con l’obiettivo di incidere su un  malcostume purtroppo molto diffuso tra i commercianti extracomunitari (ma non solo): la mancata esposizione dei prezzi sulle merci in vendita.

Il delicato settore del commercio di vicinato sta, infatti, attraversando un momento certo non facile e può diventare più forte la tentazione delle scorciatoie, a danno dei consumatori e degli operatori che agiscono regolarmente - come nel caso, appunto, dei parrucchieri abusivi, che eludono norme, obblighi, tasse e contributi.

Nel corso della settimana sono stati così controllati 19 negozi gestiti da cittadini cinesi nella zona di via Pistoiese, tra alimentari e non alimentari.

Sono state accertate 9 irregolarità sull’esposizione dei prezzi, a cui stanno seguendo altrettante sanzioni, tutte da 1000 euro, sia per prezzi esposti in maniera non chiara in quanto i prodotti esposti sugli scaffali erano prezzati con indicazioni in ideogrammi cinesi (violazione prevista e punita dalla Legge regionale 28/2005 sul commercio), sia per prezzi non esposti per unità di misura (violazione prevista dal Codice del Consumo).

La campagna continuerà nelle prossime settimane, estendendosi ad altre zone della città.

mc

190/10

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