I "Sensi" protagonisti della XX Settimana della Scienza a Prato
Si terrà al Teatro Magnolfi Nuovo dall'11 al 25 marzo "Sensi Prato 2010", incontri nell'ambito della XX Settimana della cultura scientifica e tecnologica in Toscana, con l'organizzazione dell'assessorato alla Cultura del Comune di Prato.
La kermesse è stata presentata stamani dall'assessore Anna Beltrame e dal curatore Alberto Peruzzi, professore ordinario di filosofia teoretica presso l'Università di Firenze.
Il programma prevede cinque incontri-lezione, presieduti da illustri scienziati e professori che rappresentano la punta di diamante della ricerca scientifa in Italia. Quest'anno appunto il tema centrale della rassegna è rappresentato dall'interazione tra capacità sensoriali e cognitive. I sensi hanno infatti una complessa architettura, tra fisica e fisiologia, neuroscienze ed etologia, che ci permettono di comprendere i principi che governano fenomeni apparentemente semplici. Vedere ed orientarsi sono due attività che ad esempio riservano molte sorprese ad un'attenta analisi, mentre la scoperta dei neuroni-specchio permette di leggere in modo nuovo la capacità di capire le intenzioni degli altri. Alcuni oggetti, come bolle e nodi aiutano a capire che la matematica è di casa nell'esperienza quotidiana. La Settimana della Scienza a Prato si propone di partire proprio da esperienze che sembrano ovvie, per mostrare come sia possibile elaborarne una trattazione scientifica che faccia capire la ricchezza di strutture presenti nei fenomeni osservati: «Il concetto alla base della rassegna è mettere la scienza e le sue scoperte alla portata del vasto pubblico - dice l'assessore Beltrame - Temi apparentemente complicati vengono infatti spiegati con linguaggio semplice ed accessibile a tutti, per accendere l'interesse anche di chi non è uno studioso». A questo proposito un invito particolare a partecipare è stato rivolto alle scuole. «Il filo conduttore è rappresentato appunto dai nostri sensi e dalle suggestioni che nascondono - aggiunge il professor Peruzzi - si può dire infatti che la nostra sensorialità sia la pelle dell'intelligenza. In questi cinque incontri cercheremo di partire dai fenomeni più semplici e quotidiani per spiegarli dal punto di vista dell'indagine scientifica».
Gli incontri sono tutti ambientati al Magnolfi Nuovo alle 21.00, con ingresso libero. Ecco la sintesi dei temi e i relatori.
Aprirà la rassegna l'11 marzo "Bolle", di Michele Emmer, professore di Matematica all'Università La Sapienza di Roma:
Chi non si è divertito durante l'infanzia a fare le bolle di sapone? Le bolle di sapone hanno una lunga storia nella letteratura, nell'arte, nell'architettura, nella scienza, nello spettacolo e nella musica. L'idea della conferenza è raccontare visivamente sulle tracce del libro Bolle di sapone una parte della incredibile storia delle bolle. E si scoprirà una storia affascinante che parte dal Seicento, attraversa la grande arte sino all'Ottocento ed oltre, si inabissa negli oceani, arriva alla architettura e alla scienza contemporanee.
Michele Emmer ha realizzato 18 film della serie “Arte e matematica e tra i suoi ultimi libri vi è Bolle di sapone tra arte e matematica, con il film omonimo in DVD e musiche di Ennio Morricone. ,Ha ricevuto nel 1998 il premio "Galileo" dalla Unione Matematica Italiana, nel 2004 il premio “Pitagora”.
Il 15 marzo sarà la volta di "Illusioni", di Riccardo Luccio dell'Università di Trieste, uno dei migliori psicologi cognitivi d'Italia. Le illusioni, percezioni o giudizi che si discostano da una (pretesa) realtà oggettiva, sono uno degli strumenti più preziosi che lo studioso ha per determinare le leggi che regolano la nostra conoscenza del mondo. Riccardo Luccio nel 1986 ha conseguito il Premio Metzger per “eccezionali meriti nello sviluppo della teoria della Gestalt”, e nel 1999 la Medaglia d'oro di "benemerito della scienza" della Repubblica Italiana.
Il 18 marzo ci sarà invece "Specchi", di Corrado Sinigaglia dell'Università Statale di Milano, su una delle principali scoperte sul cervello umano degli ultimi 10 anni: i neuroni specchio, grazie a cui riusciamo ad intuire i sentimenti e le emozioni di chi ci sta di fronte. Le ricerche in ambito neuroscientifico svolte a Parma da Giacomo Rizzolatti e dalla sua équipe hanno portato infatti alla scoperta di un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, dotate della particolarità di attivarsi sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Partendo da questa scoperta, è fiorito un nuovo campo di studi in cui si cerca di spiegare i comportamenti individuali e sociali. Per questa scoperta Rizzolatti l'anno scorso era candidato al Premio Nobel e anche quest'anno è nella rosa dei nomi dei migliori scienziati al mondo. Corrado Sinigaglia è da anni un suo collaboratore.
il 22 marzo "Direzioni" di Felicita Scapini dell'Università di Firenze, tra i principali zoologi italiani, punto di riferimento per l'area del Mediterraneo per quanto riguarda la migrazione delle specie marine. Studiare l’orientamento degli animali è affascinante perché ci fa analizzare problemi comuni a tutti gli organismi che si muovono, noi compresi, e scoprire soluzioni diverse, a volte inaspettate Nel mare, sulla terra e nell’aria, gli animali si orientano nel loro ambiente, migrano, vanno e vengono, sbagliando strada solo di rado. Dagli studi pionieristici di Aristotele, che interrogava i pescatori per sapere quando e dove arrivavano i banchi di aringhe, a quelli di Loeb, che considerava gli animali dei piccoli automi che rispondevano in modo stereotipato a stimoli precisi, agli esprimenti di Karl von Frisch che ha scoperto come le api si comunicassero la direzione, alla scoperta di Leo Pardi e di Scapini che la direzione di migrazione delle pulci di mare, come quella degli uccelli migratori, è ereditaria, la conferenza illustrerà le sorprendenti capacità e strategie di orientamento degli animali. Felicita Scapini è docente nel dottorato di Etologia Ecologia animale e Antropologia,e direttrice del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica “Leo Pardi” dell’Università di Firenze. Ha pubblicato un centinaio di articoli su riviste e libri di rilevanza internazionale ed è stata nominata membro del Royal Institute of Navigation per gli studi sull’orientamento degli animali.
Il 25 marzo, per l'ultimo incontro, sarà protagonista il curatore Alberto Peruzzi, che chiuderà la rassegna con "Nodi".
Tutti sanno riconoscere un nodo e alcuni sanno fare nodi anche molto speciali. Pochi sanno che la struttura dei nodi è oggetto di una teoria matematica . Alberto Peruzzi dal 2004 coordina la manifestazione Pianeta Galileo, finalizzata al raccordo tra scuola e ricerca e alla diffusione della cultura scientifica in Toscana.
cb
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