Nuovi strumenti difensivi in dotazione agli agenti di polizia municipale
Si chiamano "presidi tattici difensivi" e consistono in una serie di strumenti che possono essere utilizzati dalla polizia municipale in caso di eventuali aggressioni. A prevederne l'utilizzo è una legge regionale del 2006 cui è collegato uno specifico regolamento che elenca tutti gli strumenti di cui possono dotarsi gli agenti municipali. Il Comune di Prato, approvando nel 2008 un proprio regolamento in applicazione della legge regionale, ha deciso di adottarne due, lo spray contenente sostanze vegetali urticanti e irritanti (in prevalenza peperoncino) e il distanziatore estraibile - mazzetta di segnalazione - , fatto di materiale plastico che pesa 360 grammi. La bomboletta spray sarà data in dotazione a circa 120 agenti che effettuano servizio di controllo all'esterno, mentre i bastoni distanziatori saranno distribuiti ai venti agenti motociclisti che, normalmente, sono i primi ad arrivare nelle situazioni critiche in cui è richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Progressivamente le mazzette saranno distribuite a tutti gli agenti in servizio esterno.
Entrambi gli strumenti sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dell'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone. "A Prato - ha spiegato Milone - ci troviamo spesso di fronte a situazioni in cui la Polizia municipale si trova costretta a dover frenare l'intemperanza di certi soggetti e non potevamo consentire che i nostri agenti rischiassero la propria incolumità per assicurare il presidio del territorio".
Gli operatori che utilizzeranno tali strumenti stanno concludendo, nella palestra dei Vigili del Fuoco, un corso di addestramento organizzato dalla Scuola Interregionale di Polizia Locale, costituita da tre regioni: Toscana, Liguria e Emilia Romagna. Gli agenti saranno addestrati all'uso di tutti gli strumenti previsti dal regolamento regionale, ma potranno utilizzare solo i due scelti dall'amministrazione pratese.
"Sia lo spray che il bastone distanziatore - ha precisato il comandante della polizia municipale pratese, Andrea Pasquinelli - non sono armi, ma strumenti da utilizzare per tenere a distanza possibili aggressori e per difendersi da reazioni improvvise a distanza ravvicinata. Entrambi sono numerati, nel senso che verranno assegnati al singolo agente che ne è responsabile".
"Tutti gli agenti, ha aggiunto Pasquinelli - sono armati al pari di altre forze dell'ordine, ma l'uso della pistola è giustificato solo in caso di pericolo di vita e, fortunatamente, queste circostanze sono limitatissime. Per questo abbiamo deciso questo nuovo equipaggiamento che ci sembra commisurato alle situazioni che più frequentemente siamo chiamati a fronteggiare".
gs
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