"Perlasca. Un italiano scomodo" a Libri d'Italia
Giovedì 25 marzo prossimo, alle 21.30 presso la Biblioteca Lazzerini di via Puccetti sarà presentato il libro "Perlasca. Un italiano scomodo" di Dalbert Hallenstein e Carlotta Zavattiero (edizioni Chiarelettere). L'incontro, a cui saranno presenti gli autori, fa parte della rassegna Libri d'Italia, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune e dal curatore Stefano Coppini in collaborazione con il Kiwanis club Centro storico.
Giorgio Perlasca - di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita - è lo Schindler italiano per troppo tempo dimenticato da tutti. Dimenticato dai fascisti (era contrario alle leggi razziali e non aveva aderito a Salò), dai democristiani (senza risposta una sua lettera a De Gasperi), dai comunisti (era di destra). E dalla Chiesa. Eppure, fingendosi diplomatico spagnolo, Giorgio Perlasca, nel terribile inverno tra il '44 e il '45, riuscì a salvare oltre cinquemila ebrei del ghetto di Budapest. Tornato in Italia a guerra conclusa non salì sul carro del trionfatore: fu assillato semmai per decenni da pesanti difficoltà economiche e dovette adattarsi ai mestieri più umili. "All'interno delle istituzioni - dice Perlasca in un'intervista concessa a Dalbert Hallenstein e Carlotta Zavattiero - la mia storia era conosciuta da tutti, dall'ultimo impiegato fino ai livelli più alti della scala gerarchica; eppure nessuno ha salvato me, quando mi sono trovato in estrema difficoltà". Questo libro presenta documenti inediti e aiuta a comprendere le ragioni della "congiura del silenzio" di cui fu vittima Giorgio Perlasca, illuminando aspetti inediti e mai affrontati nella vicenda di questo italiano che Israele ha voluto considerare "Giusto tra le Nazioni".
cb
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