Cimitero di Iolo: «Il ritardo per l'ampliamento č dovuto ai ricorsi dei proprietari dei terreni»
«Per l'ampliamento del cimitero di Iolo il Comune ha dovuto finora fronteggiare i continui ostacoli burocratici e legali posti dai proprietari dei terreni, che hanno provocato il ritardo nella realizzazione del progetto». Il chiarimento arriva dall'assessore ai Lavori pubblici e alla gestione dei cimiteri Roberto Caverni, che intende così rispondere alla proteste sollevate nei giorni dai cittadini di Iolo riguardo all'atteso ampliamento del camposanto e alle riesumazioni di salme ancora non del tutto mineralizzate. Caverni spiega che l'iter dei lavori, quasi arrivato in porto in seguito all'esproprio di un'area adiacente al cimitero, è stato azzerato dal ricorso presentato dai proprietari. La procedura è quindi ripartita da capo e per andare incontro alle richieste della proprietà il Comune, in accordo con la Circoscrizione sud, ha redatto un nuovo progetto prevedendo l'ingrandimento su una porzione più piccola di terreno e spostandolo su un lato del cimitero. Infatti con la diffusione della pratica della cremazione la richiesta di nuovi posti è calata e non è più a livelli di emergenza. Il progetto, ora alla fase preliminare, ha appena passato l'esame del Quartiere, ma ora deve essere intrapresa nuovamente la questione esproprio: «Il Comune non ha alcuna responsabilità sul ritardo dei lavori - continua l'assessore - E' stato un percorso ad ostacoli in cui anzi il Comune ha cercato ogni possibile soluzione per velocizzare la procedura, ma questo non ci è stato permesso dai privati proprietari. Nell'area non cambieranno comunque le distanze di rispetto cimiteriale che si devono osservare». La conseguenza è che per coprire il fabbisogno di posti il Comune è dovuto ricorrere alle esumazioni, dopo il termine di 10 anni consentito dalla legge vigente. La scelta è stata comunque di utilizzare questa soluzione solo per lo stretto necessario e di diluire il numero delle riesumazioni nel corso di tutto il 2010. Infatti dall'inizio dell'anno a Iolo sono state operate 25 esumazioni, a fronte delle 140 previste in tutto. C'è da dire anche, come sopra accennato, che sempre più famiglie compiono la scelta della cremazione. In tutto il territorio pratese nel 2009 sono state fatte 690 esumazioni di posti a terra e 300 estumulazioni tra loculi ed ossarini. Nel 2010 il programma degli uffici ne prevede circa un migliaio, di cui circa 250 esumazioni.
Il problema della non mineralizzazione, riscontrata in diversi casi, è dovuto ad un insieme di cause: prima fra tutte la qualità del terreno della piana, prevalentemente argilloso, che non favorisce il processo di decomposizione. Ma contribuiscono anche le vernici impermeabili utilizzate per le casse e i tessuti sintetici per le imbottiture. Infatti nel progetto del nuovo campo di inumazione è previsto lo sbancamento del "vecchio" terreno per almeno tre metri di profondità e la sostituzione con materiale a composizione sabbiosa.
cb
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