Al via le celebrazioni per il VI Centenario della morte di Francesco Datini
"Da Francesco Datini dobbiamo imparare anzitutto la voglia di fare, la grande intraprendenza e la capacità di sfidare i mercati". Così ha esordito l'assessore alla Cultura, Anna Beltrame, presentando il ricco cartellone di eventi in programma per il VI Centenario della morte di Francesco di Marco. Il comitato per le celebrazioni, coordinato dal Comune, vede impegnati tra gli altri Provincia, Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini, Archivio di Stato e Fondazione Casa Pia dei Ceppi - Museo casa Fracesco Datini.
"Gli obiettivi che ci poniamo - ha sottolineato Beltrame - toccano tre differenti livelli di interesse: storico-scientifico, divulgativo e di promozione turistica. Dal punto di vista scientifico da sottolineare la Settimana di studi economici a cura dell’Istituto Datini e i due volumi sulla storia del mercante e di Palazzo Datini, curati rispettivamente dal professor Giampiero Nigro e dalla sovrintendente archivistica della Toscana Diana Toccafondi. Tra le iniziative rivolte al più vasto pubblico, ci sono una serie di conferenze e visite guidate e, per i più piccoli, una caccia la tesoro nel centro della città, a maggio, con i bambini delle quinte elementari, a cui sarà dato in premio il libro "C'era una volta il mercante" di Margherita Romagnoli, pubblicato per l’occasione dalla giovane casa editrice pratese Piano B. Dal punto di vista turistico, c’è la produzione di un video-documentario sulla storia di Datini e la Prato del suo tempo, a cura di Massimo Luconi, realizzato grazie al contributo della Camera di Commercio”.
Fra gli altri appuntamenti evidenziati dall’assessore, il recital in programma il 3 settembre al Castello dell'Imperatore, basato sulle lettere di Margherita e Francesco. Sul palco due grandi del teatro pratese: Pamela Villoresi e Marcello Bartoli. Una rappresentazione per raccontare uno spaccato di vita tardo medievale e omaggiare la figura di Margherita Datini. Da segnalare inoltre la mostra ‘L’immagine ritrovata’, in ottobre al Museo Casa Datini, con la ‘Trinità del maestro dei Coniugi Datini’, una preziosa pala custodita nei Musei Capitolini a Roma che torna finalmente a Prato. Infine, da ricordare la presentazione del volume ‘In nome e segno. Marche di mercanti nel carteggio Datini’, a cura dell’Istituto di studi storici postali, in programma l’8 maggio e, come segno di collaborazione con il capoluogo toscano, il prossimo novembre al Museo degli Innocenti di Firenze, una mostra sulle donazioni di Datini che ospiterà anche il Ritratto di Francesco Datini di Ludovico Buti, opera di proprietà del Museo Civico di Prato.
Da parte sua l'assessore alla Cultura della Provincia di Prato, Edoardo Nesi, ha affermato: "Crediamo molto nell'importanza attuale di Datini, uomo che fece dell'economia la sua ragione di vita, studiato nelle università di tutto il mondo. Datini fu tra i primi a comprendere che l'economia va oltre le frontiere. Prato pertanto deve tenere presente questo insegnamento. Che la città si impadronisca della lezione di Francesco Datini. Siamo davvero di fronte - ha concluso Nesi - ad un autentico modello di riferimento in momento storico dove i modelli si vanno a perdere".
La professoressa Maria Raffaella de Gramatica, direttrice dell'Archivio di Stato di Prato ha affermato: "La morte di Datini ha rappresentato un inizio per la Prato tra Medioevo e Rinascimento perché tutto il suo patrimonio, non avendo eredi, fu destinato soprattutto ai poveri della città. Di straordinario valore - ha ricordato la studiosa - è il patrimonio culturale dell'Archivio che da due anni è in rete grazie al lavoro del Comune di Prato e del Ministero dei Beni Culturali".
Il professor Giampiero Nigro, direttore dell'Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini, ha sottolineato che "con l'inaugurazione della mostra su Datini realizzata a Prato nel 1955, alla quale parteciparono Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi, che si sarebbero alternati alla Presidenza della Repubblica, si diede il via alla nascita di un nuovo metodo storico-scientifico di studio e di ricerca". Ed è proprio con la prestigiosa settimana di studi a cura dell’Istituto Datini, dedicata ai metodi e alle prospettive della storia economica, che domani si apriranno le celebrazioni del VI Centenario: l’appuntamento è dalle 18 nel salone consiliare del Comune, con i maggiori studiosi a livello internazionale, il saluto del sindaco Cenni e la prolusione dello stesso Nigro. La sera di martedì 20 aprile, in Biblioteca Lazzerini, sarà invece presentato il volume curato dal professor Nigro dal titolo "Francesco di Marco Datini: l'uomo e il mercante".
Tutti gli appuntamenti che compongono il cartellone del VI Centenario della morte di Francesco Datini sono consultabili sul sito internet www.francescodatini.it realizzato dalla rete civica del Comune di Prato. Infine, sono in distribuzione da oggi i volantini con il programma e i cenni storici sulla vita del grande mercante, anche in versione inglese.
mc
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