Il vice sindaco Borchi: «L'organizzazione del 25 aprile compete alla Prefettura»
Le polemiche sulla celebrazione del 25 aprile sono arrivate oggi pomeriggio anche nella seduta del Consiglio comunale. Sono state infatti presentate due domande d'attualità da parte del presidente del gruppo Pd Massimo Carlesi e del presidente del gruppo Pdl Roberto Baldi. Secondo il primo "la celebrazione dell'anniversario della Liberazione ha avuto uno svolgimento molto diverso dagli anni passati e grande spazio è stato riservato agli onori militari durante la cerimonia, così da renderla molto simile alle celebrazioni del 4 novembre e del 2 giugno". Carlesi ha rilevato che non è stato intonato l'inno popolare e tradizionale "Bella ciao", ha chiesto il perchè di queste scelte e se sia stata l'Amministrazione comunale a curare l'organizzazione. Baldi ha invece chiesto "una convalida dei giusti criteri adottati per conferire alla manifestazione un aspetto condiviso e inaspettatamente contestato da alcune forze politiche". La risposta è arrivata dal vice sindaco Goffredo Borchi, che ha chiarito che ad organizzare la cerimonia della Liberazione è stata la Prefettura di Prato, come stabilito dalla recente circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri che affida all'ente questa responsabilità, insieme alle celebrazioni del 2 giugno e del 4 novembre: «Durante la cerimonia sono stati rimarcati con fermezza i valori della Resistenza, dell'antifascismo e dell'antinazismo - ha detto Borchi - Quella del 25 aprile è stata una bella giornata, in cui però ci sono state espressioni infelici ed incivili durante l'Alzabandiera e durante l'inno di Mameli. Credo poi che l'equiparazione del 25 aprile alla Festa della Repubblica e a quella delle Forze armate non sia un tentativo di sminuire il suo significato, ma anzi per me è un ulteriore omaggio alla festa della Liberazione». Sulla questione di "Bella ciao" il vice sindaco ha spiegato che per motivi logistici all'ultimo minuto la banda municipale non ha potuto prendere parte al corteo e ha inviato solo il trombettiere per l'Alzabandiera. «Non abbiamo niente da eccepire sull'intervento di Borchi e dell'Amministrazione comunale durante la cerimonia - ha replicato Carlesi, - ma ad esempio a Firenze è stato dato molto meno rilievo all'aspetto militare. Dissentiamo dal modo in cui è stata impostata la celebrazione, perchè allontana i cittadini da una festa che è prima di tutto popolare, anzi, è la festa del popolo per eccelenza e "Bella ciao" avrebbe dovuto essere intonata anche senza banda».
Baldi ha invece espresso la propria approvazione per "il senso di equilibrio e di partecipazione comune dati alla celebrazione del 25 aprile dall'Amministrazione comunale e dal vice-sindaco Borchi": «Più che sugli aspetti formali - ha affermato il presidente del gruppo Pdl -bisognerebbe soffermarsi sul tono rievocativo ed equilibrato che la manifestazione ha assunto, al di là di qualche intervento troppo gonfiato delle solite frange estreme».
cb
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