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Comune di Prato

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14/05/2010 10:35
Consiglio Comunale Dal 17 al 22 maggio in Comune lo workshop organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale e dall'Ordine degli architetti

La creatività di 28 giovani architetti per ripensare il Salone consiliare

Al centro il ripensamento della sala medievale, che deve essere attualizzata per poter diventare spazio di partecipazione

E' dedicato al restyling del Salone consiliare del Comune, lo spazio pubblico della città per eccellenza, il workshop organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale e dall'Ordine degli architetti della provincia di Prato, cominciato l'8 maggio con la lectio magistralis dell'"archistar"  giapponese Kengo Kuma al Museo del Tessuto. La manifestazione, composta da cinque giornate più una per l'esposizione e la presentazione ufficiale dei progetti, durerà dal 17 al 22 maggio. L’idea alla base dell'iniziativa è che giovani professionisti under 40 (gli iscritti sono 28 e saranno divisi in gruppi di lavoro) siano coinvolti nella progettazione del nuovo Salone del Consiglio comunale e dei suoi percorsi di accesso alla fine di un breve percorso didattico di approfondimento del tema. Al centro vi è il ripensamento di una sala storica, di origini medievali, che deve essere adeguata e attualizzata negli arredi e negli impianti, in modo da accogliere non solo le sedute del Consiglio, ma anche altre manifestazioni ed eventi in modo da divenire ancora di più luogo di condivisione e partecipazione. Una nuova sala quindi, che sappia accogliere funzioni attuali e tutte le potenzialità estensive delle moderne tecnologie, senza falsare o compromettere la sua storia, ma piuttosto recuperando (dove occultati), i segni e i sedimenti del suo ricco passato intrecciandoli con la contemporaneità.

Stamani in Palazzo comunale i contenuti del workshop sono stati presentati dal presidente Maurizio Bettazzi, dall'assessore all'Urbanistica Gianni Cenni, dal presidente dell'Ordine degli architetti di Prato Luigi Scrima, dalla vice presidente Marzia De Marzi, dai consiglieri Luigi Zola e Patrizia Rosati e dalla presidente dei Giovani architetti pratesi (Gap) Cecilia Gelli, da cui è partita in primis l'iniziativa.

 L’occasione permetterà ai giovani di misurarsi con la delicatezza dei luoghi e del tema, avendo come prospettiva concreta quella di poter partecipare alla realizzazione delle idee prodotte. Il workshop diventerà infatti preliminare alla progettazione esecutiva che sarà sviluppata da tecnici del Comune in collaborazione con gli estensori della proposta più interessante. Molteplici i vantaggi così ottenuti dall'Amministrazione comunale: valorizzare la partecipazione e la creatività di giovani architetti, avere un confronto tra progetti diversi e di diversa ispirazione e realizzare la progettazione con grande risparmio di risorse dell'ente: «Il nostro obiettivo è ampliare la funzionalità della Sala consiliare - ha affermato il presidente Bettazzi - reinterpretandolo in chiave moderna, in modo che diventi anche una sala conferenze  da legare a Palazzo Pretorio, di cui stanno per terminare i restauri, e alla piazza del Comune. Lo facciamo scegliendo di valorizzare la partecipazione, che ci permetterà di avre una pluralità di progetti da confrontare, senza costosi affidamenti di incarichi esterni». Anche l'assessore Gianni Cenni ha sottolineato la valenza dell'operazione per la rivitalizzazione del centro storico, annunciando il trasferimento dell'Ordine degli architetti e di altre categorie professionali a Palazzo Vaj, dove nascerà una sorta di "Palazzo delle professioni": «E' un'occasione importante - ha detto l'assessore all'Urbanistica - anche dal punto di vista metodologico, perchè si afferma la procedura della contaminazione di idee come modus operandi, soprattutto se le idee e i progetti arrivano da giovani professionisti».

I partecipanti saranno selezionati per curriculum e saranno considerati titoli preferenziali la partecipazione a concorsi di progettazione, segnalazioni e concorsi vinti. I progetti saranno realizzati sulla base di un rilievo tridimensionale realizzato dall'Istituto di restauro della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze con uno speciale scanner a prisma con stazione orbitante: «Si tratta di un luogo davvero straordinario di grande valenza storica ed architettonica - ha commentato Luigi Scrima - Un'importante occasione per esprimere la qualità nel progettare: anche l'architettura può infatti fare la sua parte per contribuire alla rinascita della città».

Le prime due giornate, il 17 e il 18 maggio, saranno teoriche, mentre le tre successive, il 19, 20 e 21 maggio sempre all'interno del Salone stesso, saranno di progettazione. Infine il 22 maggio vi sarà alle 10.30 la presentazione dei progetti e alle 15.00 la loro valutazione.

Lunedì 17 maggio dalle 9.00 alle 13.00 nel Salone si parlerà de "Il rilievo laser scanner: dalla banca 3D agli elaborati per il progetto", trattato dall'architetto Grazia Tucci, della storia del Palazzo e della Sala, a cura di Claudio Cerretelli, della Storia dell'arredo iconografico e funzionale da parte di Maria Pia Mannini della Soprintendenza ai Beni artistici, delle problematiche relative al restauro e alla conservazione a cura dell'architetto Giuseppe Centauro e del progetto di luce e relative tecnologie da parte di Elettra Bordonaro.

Martedì 18 maggio dalle 9.00 alle 13.00 l'architetto Manuel Orazi esplicherà le esperienze esemplari sul tema, mentre Lorenzo Brusci parlerà di sound design, ovvero architettura sonora e multimedia, e Politecnica srl illustrerà l'impiantistica termica ed elettrica.

Il coordinatore del workshop è l'architetto Francisco Sanin, architetto americano e professore presso la Syracuse University School, che farà da tutor ai giovani partecipanti, mentre l'organizzazione è di Luigi Zola, consigliere dell'Ordine degli architetti di Prato. (cb)

cb

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