Bartolini, in mostra le lettere per Elisa
‘ Un carteggio inedito di Lorenzo Bartolini’ è il titolo della mostra che sarà inaugurata sabato 15 maggio alle 17,30 nella ‘Saletta Valentini’, cioè il locale di via Ricasoli fino a pochi mesi fa legato alla gestione del Caffè delle Logge e che invece ora il Comune ha deciso di utilizzare in modo diretto, come spazio espositivo. Organizzata dal Circolo Cives di Prato, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, la mostra presenterà per la prima volta trentotto lettere inedite del grande scultore pratese Lorenzo Bartolini (1777-1850). Il tema del carteggio, risalente al periodo 1827-1837, è quello di una disputa sorta tra lo scultore e il Principe Felice Baciocchi, che aveva commissionato all’artista un monumento funebre in memoria della consorte, Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, Granduchessa di Toscana, morta a Trieste nel 1820. Accanto alle preziose lettere, saranno esposti due gessi attribuiti allo scultore pratese, i suoi attrezzi da lavoro e due splendide mani che lo stesso Bartolini realizzò in marmo e in gesso. La mostra nasce dall’interesse documentario di privati, ma è stata accolta e sostenuta all’amministrazione Comunale, che vi ha riconosciuto un’occasione per rinnovare l’attenzione nei confronti dell’opera di Bartolini attraverso episodi inediti e meno noti. Il carteggio sarà donato al Comune di Prato che arricchirà con queste lettere il nucleo di oggetti e di opere appartenenti allo scultore. ‘La Saletta Valentini diventerà una piccola vetrina per lo straordinario patrimonio del Museo Civico, in attesa che vengano conclusi gli eterni lavori di restauro di Palazzo Pretorio _ commenta l’assessore alla cultura Anna Beltrame _. Non è un caso che sia Bartolini il protagonista della prima mostra organizzata in questo locale tornato nella disponibilità del Comune, dopo una gestione che ben poco aveva a che fare con la cultura. I gessi dello scultore sono fra gli elementi più preziosi del patrimonio del Museo Civico e lo stesso Bartolini, al di là del dato anagrafico, è un esempio dell’intraprendenza pratese. Dall’umile bottega del padre, fabbro a Savignano, lo scultore raggiunse i fasti della Parigi imperiale e la scuola di David, sotto la protezione di Napoleone. Ingres, che gli fu amico, lo definiva un guascone, orgoglioso e impulsivo, e le lettere raccolte in questa mostra ce lo confermano, così come testimoniano il suo spirito imprenditoriale. Tante curiosità, tanti spunti emergono da queste missive inedite che, con passione per l’arte e per Prato, il circolo Cives ha messo a disposizione della città. Per questo ringrazio tutti i sostenitori del circolo e in particolare Angelo Petrai, che ne ha curato l’allestimento’.
La mostra resterà aperta fino al 25 giugno, tutti i giorni, dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.
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