L'inaugurazione di "Trame d'arte - Identità e inganni" per la 7a edizione di Gemine muse
Sarà inaugurata domani sabato 15 maggio alle 18.00 al Museo del Tessuto la mostra "Trame d'arte - Identità e inganni", a cura di Stefano Pezzato. L'evento fa parte della settima edizione di "Gemine muse 2010, l'arte dei giovani invade le città italiane", eventi di arte contemporanea in un percorso che svela l’armonia tra tradizione e innovazione.
Un viaggio tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance e video capace di affascinare ogni anno oltre 200.000 visitatori e di creare una stretta relazione tra il mondo dei musei, gli autori emergenti, i critici, gli operatori del settore e il pubblico. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa rinnova il suo impegno per presentare lavori inediti di giovani artisti attraverso il rapporto diretto con i grandi capolavori del passato e con l’architettura delle città.
Gemine Muse 2010, in programma dal 15 maggio al 18 luglio in 22 città italiane, coinvolge più di 120 talenti e 30 curatori in 19 sedi espositive e 3 percorsi diffusi nei centri storici di altrettante località , ed è incluso nel progetto Italia creativa, a cura del Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Anci e il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.
L’edizione cittadina - promossa dall’ assessorato alla Cultura del Comune di Prato in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e la Fondazione Museo del Tessuto - realizzerà appunto “Trame d’arte - Identità e inganni”. Tutta al femminile l’edizione di Prato. A dar vita alla mostra al Museo del Tessuto sono state infatti chiamate dal curatore tre giovani artiste dell’area metropolitana: Chiara Bettazzi di Prato , Zoè Gruni di Pistoia e Cristiana Palandri di Firenze. Le artiste si confrontano con la propria identità, focalizzando il lavoro rispettivamente su una dimensione d’intimità quotidiana (Bettazzi), sulla duplice pratica del coprire e disvelare (Gruni), su una disposizione alla fragilità e alla metamorfosi (Palandri). Trait d’union fra loro appare il “corpo”, evocato, mascherato, trasformato. Il corpo, piuttosto che come arma di seduzione o strumento di affermazione personale, è infatti utilizzato dalle artiste come forma spontanea o elemento linguistico attraverso cui riflettere su se stesse, per opporsi agli stereotipi femminili - purtroppo oggi sempre più spesso proposti, specialmente in TV - e rivendicare la libertà individuale di pensare e agire, di essere anziché apparire.
Le opere (installazioni, disegni, video art) rimarranno in mostra in fino al 18 luglio.
In un orizzonte dove interagiscono tradizione e innovazione, Gemine Muse negli anni ha promosso la creatività giovanile e consolidato la collaborazione fra istituzioni, contribuendo ad aumentare il pubblico museale con il coinvolgimento di nuove tipologie di visitatori attenti alla scena d’arte contemporanea, supportando la produzione di opere inedite e creando un circuito di esperienze e idee. Tutte le informazioni su www.giovaniartisti.it.
Le città coinvolte sono Ancona, Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Ferrara, Forlì, Genova, Messina, Milano, Modena, Novara, Padova, Pavia, Prato, Roma, Teramo, Torino, Trento.
cb
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