Nuovi indirizzi per gli impianti sportivi, le puntualizzazioni di Grazzini
Dopo l'approvazione a maggioranza degli indirizzi per la riqualificazione degli impianti sportivi avvenuta nella seduta del consiglio comunale di ieri, l'assessore allo Sport Matteo Grazzini interviene con alcune puntualizzazioni.
"Il giorno dopo la combattuta e dibattuta approvazione degli indirizzi per la riqualificazione e la gestione degli impianti sportivi comunali credo sia giusto chiarire alcuni aspetti della questione, peraltro in gran parte esaminati durante la lunga seduta del Consiglio Comunale.
Prima di tutto vorrei ringraziare ogni singolo consigliere di maggioranza. E’ vero che la delibera è stata oggetto di dibattito interno, al quale tutti abbiamo partecipato, a dimostrazione che i tempi delle imposizioni dall’alto con i consiglieri relegati al solo ruolo di “premi bottone” sono finiti: una discussione e alcuni chiarimenti che hanno portato la coalizione ad un appoggio pieno sia in commissione che in Consiglio, e le sincere strette di mano ricevute dopo il voto favorevole sono la dimostrazione della coesione della coalizione che sostiene il Sindaco Cenni e la giunta. Sarebbe bastato seguire tutta la seduta (peraltro lunga e difficilmente compatibile con i tempi di lavoro dei “colleghi” giornalisti) per avere un quadro più completo della questione.
E l’ordine del giorno scaturito da questo dibattito non ha portato a nessuna forma di tutela su di me o sul Sindaco, quanto piuttosto alla futura creazione di un gruppo di lavoro, aperto magari anche a realtà come il Coni e alla stessa opposizione, per seguire approfonditamente le varie gestioni che vanno a nascere e tutelare così il patrimonio degli impianti sportivi comunali, che versano in gran parte in situazioni difficili.
E credo che alla fine anche dai banchi dell’opposizione siano stati compresi i motivi di alcune scelte e, nonostante le parole forti usate in discussione, il voto sfavorevole sia stato un po’ meno “rabbioso” di quanto potesse sembrare all’inizio della seduta.
Una rabbia che forse ha annebbiato la vista a qualcuno, portandolo ad accusare questa amministrazione di voler favorire qualcuno (Ac Prato) a scapito di altri, quando questa eventualità è impossibile da attuare seguendo la legge regionale ben indicata nella delibera, che separa le associazioni dilettantistiche da quelle a scopo di lucro.
Questo aspetto mi porta a parlare proprio dell’Ac Prato, che in vari modi e con passione mal ricambiata seguo dal 1976. Al di là della questione Chiavacci è indubbio che sia necessario un riavvicinamento o almeno un tentativo di iniziare un percorso nuovo, partendo dalle squadre giovanili, che necessitano di uno spazio maggiore per allenarsi e disputare le gare.
E se un passo avanti deve essere fatto da tutti è bene iniziare proprio dalla ricerca di questo spazio, magari senza andare a cozzare contro altre meritevoli realtà cittadine. Il settore giovanile del Prato sta ottenendo risultati importanti e potrebbe nascere da lì una riscossa che, guardando ai deludenti (parla l’assessore, non il tifoso, che altrimenti avrebbe utilizzato parole simili a quelle usate da Carlesi a proposito della delibera…) risultati della prima squadra, appare sempre più necessaria. Quindi nessun favoritismo al Prato ma anche nessuna chiusura, perché non è giusto che le colpe di pochi ricadano sulla testa di tanti, città, tifosi, giovani del vivaio e appassionati compresi".
gs
Condividi su: