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Comune di Prato

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19/05/2010 13:30
Giunta Riguarda il regolamento comunale di igiene

Presto in vigore il divieto di essiccare all'aperto carni e pesci

La Giunta propone al Consiglio la modifica dell'articolo 44

Il divieto di esporre all’aperto  parti di animali  per l’essiccamento potrebbe entrare presto in vigore e in caso di  inosservanza verrebbero elevate sanzioni amministrative dagli organi preposti al controllo delle pratiche antigeniche.

La Giunta comunale, nella seduta di ieri,  ha preso atto di una proposta che sarà portata all’approvazione del Consiglio per  modificare il regolamento comunale di igiene. La modifica riguarda  in particolare l’articolo 44  relativo alla pulizia delle abitazioni. Al testo attualmente in vigore che recita "gli inquilini sono tenuti a mantenere pulita e sgombra da immondizie la propria abitazione. Tutti i locali di abitazione dovranno essere rimbiancati periodicamente e dovrà essere provveduto alle riparazioni necessarie per la salubrità della casa"  si propone di aggiungere la dicitura "è vietato esporre all’aperto, per determinarne l’essiccamento o altra finalità, parti di animali putrescibili o deperibili di qualsiasi natura e provenienza".

 La pratica di esporre all’aperto pollame e pesce  per essere essiccati  è stata più volte oggetto di osservazioni da parte dell’Ufficio di igiene e e sanità pubblica dell’Asl 4. "Anticamente tecnica universale di conservazione e ora tecnica gastronomica per apprezzare il diverso sapore del cibo – si legge in una nota dell’Ufficio di  igiene citata nell’atto della Giunta comunale -  causa da noi qualche problema perché avviene fuori luogo e anche fuori stagione".  "Per quanto riguarda il luogo – prosegue la nota -  dovrebbe avvenire in locali interni e non sulle finestre o fuori nei giardini. L’unica stagione adatta per questa pratica è quella invernale e non anche le stagioni temperate e addirittura l’estate.  In tali condizioni una pratica,  che pure ha in origine una sua nobiltà,  diventa inidonea e antigienica  perché genera cibi non avviabili al consumo pubblico,  produce odori forti e sgradevoli e preoccupazione fra la popolazione che ritiene tali prodotti potenziale fonte di infezioni". Infatti, conclude la  nota dell’Asl  "a parte l’odore sgradevole che emana da tali materie organiche, in particolare con l’aumento della temperatura atmosferica, la naturale perdita di sangue e frammenti costituisce richiamo per parassiti e roditori, che infestano le zone ove il fenomeno è più presente".

Un numero sempre maggiore di esposti e lamentele per questa pratica  è pervenuto alla Polizia Municipale  che si è fatta portavoce dell’esigenza di  una modifica del regolamento comunale  di igiene. Il testo che andrà ad aggiungersi a quanto già previsto dall'all'articolo 44, è stato concordato fra la Polizia municipale e l'Ufficio di igiene dell'Asl.  

La modifica al regiolamento comunale  è stata condivisa dagli assessorati alla Salute   e alla Sicurezza urbana che nell'ultima seduta della Giunta hanno presentato una specifica proposta che sarà sottoposta al Consiglio, l'organo cui compete la modifica dei regolamenti.

"Il provvedimento – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza urbana, Aldo Milone, -  andrebbe a risolvere un problema che è avvertito in certe zone della città, in particolare nei condomini dove più alta è la presenza  di  cinesi che fanno largo uso della pratica di essiccare all’aperto carne e pesce. A parte l’odore sgradevole  che  si diffonde nell’aria soprattutto con l’aumento della temperatura esterna – ha spiegato l’assessore  -  la pratica è antigienica . Impedirne la prosecuzione è un atto di salvaguardia della salute di tutti i cittadini".   

«Come confermato dall’Ufficio igiene della Asl - ha ribadito l'assessore alla Salute Dante Mondanelli -  l’esposizione di animali per l’essiccazione all’esterno attira roditori e parassiti che, insieme all’arrivo del caldo,  possono provocare gravi rischi di infezione nelle zone interessate. Ad esempio nell’area degli orti sociali di via Toscanini la situazione è talmente critica da ritenere opportuno sospendere le visite didattiche dei bambini della scuola elementare».

Il provvedimento nei prossimi giorni  sarà portato in discussione nelle commissione consiliari "Affari generali, personale, sistema informativo e comunicazione"  e  "Politiche sociali, istruzione, cultura, sport".

gs

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