Un'opportunitą chiamata Green Economy
Il Comune, insieme alla Provincia di Prato e a Legambiente, hanno organizzato questa mattina il primo di una serie di incontri dedicati alla green economy con alcuni imprenditori pratesi del settore. L'iniziativa è tesa a far emergere una nuova realtà economico imprenditoriale sul territorio.
Di fatto Prato ha sempre mostrato grande capacità di risposta di fronte ai cambiamenti sociali degli ultimi secoli e una grande capacità di adattamento alle nuove istanze economiche, in molti casi contribuendo con la fantasia ma anche con la tenacia e l'esperienza al loro sviluppo. Tuttavia il distretto tessile, caratterizzato per lo più da aziende mono-vocazione, non risponde più da tempo alle necessità di cambiamento imposte dall'economia globale.
Rassegnarsi dunque alla fine di un ciclo secolare? Perdere un patrimonio di conoscenza tecnologica che ha pochi eguali nel mondo? Atrofizzare la sua capacità creativa? Dimenticare la vocazione industriale?
La teoria della green economy, emersa da alcuni anni nei circoli illuminati delle università europee, è diventata anche in ragione della crisi una reale opportunità e una strada da percorrere per provare a ridisegnare una nuova strategia per il futuro del distretto pratese partendo proprio da alcune esperienze imprenditoriali già presenti sul nostro territorio.
Lo scopo del primo incontro tra le imprese pratesi interessate allo sviluppo della green economy è stato l'inizio sul lavoro di definizione per un manifesto che rappresenti la prima tracica del nuovo distretto pratese del XXI secolo.
"Il percorso che inizia oggi con un primo gruppo di imprenditori pratesi - ha affermato il vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune di Prato, Goffredo Borchi - tende a sottolineare l'importanza di diversificare le attività. Un'operazione che può portare realmente alla creazione di nuovi investimenti e soprattutto a nuova occupazione".
Gli imprenditori da parte loro hanno rilevato che ad oggi persiste nel settore un'eccessiva burocrazia e la difficoltà di accesso al credito. Da non dimenticare è la necessità di creare un percorso di comunicazione rivolto al cittadino-consumatore per sensibilizzare l'avvio di una politica virtuosa che privilegi l'acquisto e l'uso di beni e servizi basati sull'energia pulita e sul riciclo.
Da parte sua l'assessore all'Ambiente della Provincia Stefano Arrighini ha affermato: "L'iniziativa ci ha consentito di stabilire un filo diretto con aziende che in settori diversi, dal riciclo dei materiali ai prodotti tessili al design dei prodotti ottenuti dal riciclo, ormai sono una realtà consolidata e dimostrano come nel nostro territorio la green economy sia ormai un settore non banale. Si tratta inoltre di aziende innovative, che fanno ricerca sui prodotti e che rappresentano una testimonianza viva di come si può stare sul mercato. Credo possano funzionare anche come veicoli di promozione di una nuova cultura imprenditoriale e per questo le istituzioni dovranno realizzare sistemi informativi e vetrine per imprenditori e cittadini. Fondamentale infine è l'alleanza strategica che è necessario stringere fra politiche pubbliche per l'ambiente e aziende, indispensabile per realizzare i progetti".
All'evento hanno preso parte le seguenti aziende: Abitare AD (design), Isolana (edilizia), Aria (ingegneria), Wip (benessere), Mimì e Cocò (benessere), Farmer market (agricoltura), Gruppofficina (standistica), Lineapiù (tessile), Lenzi tecnologie (tessile), Praterie d'arte (scenografie teatrali), Tecnotessile (ricerca), Tinnova (innovazione), Chimica Verde bionet (agrocoltura).
mc
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