Piano casa, il Comune allarga il raggio di applicazione
L'Amministrazione comunale detta gli indirizzi di applicazione della legge regionale 24 del 2009, con cui è stato recepito il Piano casa del Governo, allargandone le maglie in modo da permettere a tante famiglie di realizzare l'ampliamento del 20% della superficie utile lorda di edifici residenziali. Sarà così possibile con una semplice Dia realizzare un bagno o una stanza in più, le scale esterne o altri spazi, ma solo fino al 31 dicembre 2010, data di scadenza del provvedimento. La delibera, che arriverà oggi pomeriggio sui banchi del Consiglio comunale per la discussione, è stata presentata stamani in Palazzo comunale dall'assessore all'Urbanistica Gianni Cenni, dal presidente della Commissione consiliare Ambiente e Territorio Emanuele Berselli e dal commissario dello stesso organo Stefano Scali.
In sostanza in un momento di crisi economica e stasi del mercato il Comune intende muovere le acque dando alle famiglie la possibilità di cogliere le opportunità offerte dal Piano casa: «L'obiettivo è dare una rilettura del provvedimento e delle sue potenzialità - ha detto l'assessore Cenni - dando una spinta propulsiva all'economica e rispondendo alle esigenze abitative delle famiglie, che possono aver bisogno di una stanza in più per un anziano o per un figlio. E’ comunque necessario, urgente ed improcrastinabile dettare una disciplina regolamentare sui caratteri edilizi degli interventi nelle diverse parti del territorio, che da una parte consenta l’applicazione della legge e dall’altra offra ai cittadini che devono presentare la Denuncia di inizio attività una certezza applicativa».
Finora le domande inoltrate per il Piano casa sono state 35, circa un terzo di tutte quelle presentate in Toscana. Numeri bassi, che l'assessorato all'Urbanistica spera di incrementare soprattutto in considerazione dell'indotto economico che la manovra può comportare, calcolando che ad esempio l'aggiunta di una stanza si aggira sui 40-50.000 euro di investimento. Gli indirizzi comunali sono stati concertati in un confronto che ha visto coinvolti gli uffici municipali, gli Ordini professionali cittadini e la Commissione consiliare.
In pratica il Comune propone un allargamento della restrittiva griglia applicativa decisa dalla Regione. Due sono essenzialmente le novità: l'ampliamento del 20% sarà d'ora in poi cumulabile con ingrandimenti già previsti dal Regolamento urbanistico, ed eventualmente già realizzati, e sarà possibile l'intervento di demolizione e ricostruzione anche per gli immobili per cui il Regolamento urbanistico prevede solo la ristrutturazione (RI). Stando alla legge regionale il raggio d'interento del Piano casa riguarda ora il 10% del territorio, mentre con i nuovi indirizzi si potrebbe arrivare tendenzialmente al 50%.
Come prevede il Piano casa nazionale, l'ampliamento è possibile fino al limite dei 70 mq in più per abitazioni (solo destinazione residenziale, non produttiva o commerciale) di 350 mq calcolati sulla superficie utile lorda, comprendendo anche garage, annessi, seminterrati.
cb
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