Tre progetti per la rinascita del Salone consiliare
Con la proclamazione dei tre gruppi vincitori e la consegna degli attestati di merito si è conclusa stamani la prima fase del Workshop organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale e dall'Ordine degli architetti di Prato per ripensare la Sala consiliare del Comune. I riconoscimenti sono stati consegnati proprio nel Salone consiliare ai 28 giovani architetti che hanno partecipato dal presidente del Consiglio comunale Maurizio Bettazzi alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Gianni Cenni, del presidente dell’Ordine degli architetti Luigi Scrima, del coordinatore del progetto Workshop Luigi Zola e del coordinatore didattico della manifestazione Francesco Sanin, che ha tenuto una conferenza sulla riprogettazione urbanistica della città di Medellin, in Colombia, da cui viene, come esempio di ripensamento di aree urbane deturpate dal degrado.
I progetti prescelti, che passeranno alla seconda fase di approfondimento ed elaborazione, sono tre: dal punto di vista concettuale e formale le migliori potenzialità sono state espresse dai gruppi di di lavoro formati da Giovanni Bartolozzi, Lorenzo Matteoli e Lorenzo Rossi( Fabbricanove); da Jacopo Carli, Ugo Dattilo e Luca Barontini (Eutropia); e infine da Paola Buti, Alessia Bettazzi, Guido Parigi e Stefania Piragino.
Nucleo centrale del progetto del primo gruppo è un grande tappeto di legno e vetro in mezzo alla Sala che ospiterà le sedute dei consiglieri, ma non fisse, per dare la possibilità di distribuire diversamente lo spazio. Il secondo prevede invece una passerella perimetrale per il pubblico rialzata rispetto al centro e qui un elemento scultoreo che può prestarsi ad ospitare gli scranni dei consiglieri e degli assessori, ma che può anche diventare palcoscenico per manifestazioni di diversa entità e finalità. Il terzo propone il ripristino dell’antico passaggio che nel Medioevo collegava il Palazzo comunale a Palazzo Pretorio sovrastando l’attuale via Guasti, in modo da creare un percorso museale più ampio. Propone poi di proiettare sula facciata esterna i quadri del patrimonio museale pratese e di posizionare delle sedute e dei banchi “superleggeri” e duttili per i consiglieri, in modo da poter moltiplicare le capacità di utilizzazione.
«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – ha commentato il presidente Bettazzi,- soprattutto per il tipo di approccio e di metodo che è stato adottato, improntato alla partecipazione vera, aperta ai giovani e alla loro professionalità. Si è creata una contaminazione di idee e capacità tra il pubblico e il privato che ha dimostrato di poter ottenere importanti frutti». La fase di approfondimento per arrivare a scegliere uno dei tre progetti, anche dal punto di vista della sostenibilità, durerà all’incirca altri 7-8 mesi. Poi si aprirà la parte della progettazione esecutiva e della realizzazione: «Dall’elaborazione di idee si passa ora alla concretizzazione – ha aggiuntol’assessore Gianni Cenni – il nostro intento è mantenere la sinergia che si è creata con i privati anche nella fase realizzativa, in modo da arrivare in tempi certi e il più possibile brevi alla conclusione del progetto».
La Commissione era composta dal coordinatore didattico Prof. arch. Francisco Sanin, dai tutor interni alla Pubblica amministrazione Alessandro Malvizzo e Francesco Procopio, da quelli esterni Pino Brugellis, Marcello Marchesini e Michele Londino, dal presidente del Consiglio comunale Maurizio Bettazzi, dalla vice presidente dell’Ordine degli architetti Marzia De Marzi e e solo in qualità di osservatore da Luigi Zola, coordinatore e curatore dell’iniziativa
cb
Condividi su: