Libri d'Italia, un successo da bis
Alla fine non sono bastati nemmeno i libri e Barbara Alberti ha
salutato il suo pubblico scrivendo dediche sui programmi di sala e
sui fogli bianchi dei quaderni: è terminata così, con
aria di festa, la sedicesima edizione di "Libri d'Italia", curata
da Stefano Coppini per l'Assessorato alla Cultura del Comune.
Un’edizione di grande successo, che ha visto negli splendidi
spazi della nuova biblioteca Lazzerini la partecipazione di tanti
pratesi: ‘Sono molto contenta di questo risultato –
è il commento dell’assessore alla cultura Anna
Beltrame _ e con Stefano Coppini stiamo già pensando a una
nuova rassegna da organizzare in autunno. Almeno una volta alla
settimana, i libri al posto della tv: questo è il nostro
motto'.
Nella serata di chiusura di Libri d’Italia
Barbara Alberti ha presentato "Riprendetevi la
faccia" (Mondadori), un divertente pamphlet contro la chirurgia
estetica a tutti i costi. "L'eterna impossibile giovinezza _ ha
detto _ è diventata un burqa per le donne occidentali. Per
questo, rivendico il diritto a diventare vecchia e a riconoscermi
nel colore delle mie foglie". Il colore delle nostre foglie: a modo
suo, Libri d'Italia è stata questa ricerca di un colore
più vero, meno frequentato, meno scontato. Così il
filosofo
Marcello Veneziani ha parlato del senso del
destino fuori dall'"attimismo", la folle ideologia del nostro tempo
che non riconosce valore al passato; il conduttore di Tetris
Luca Telese ha presentato un'analisi impietosa sul
crollo culturale della sinistra italiana; il giornalista
Dalbert Hallenstein e la ricercatrice
Carlotta Zavattiero hanno chiarito tanti aspetti
della vicenda di Giorgio Perlasca, l'italiano che salvò
milioni di ebrei nel ghetto di Budapest. Il medico
Renato Palma ha ricordato ad un pubblico
attentissimo come i bambini possano insegnarci molte cose, prima di
tutto l'idea di tempo come opportunità e non come assillo. E
in una biblioteca colma come avviene nelle grandi occasioni, il
patron dell'Harry's Bar veneziano
Arrigo Cipriani ha raccontato storie di una
famiglia che è diventata un mito della ristorazione
mondiale. Il neurochirurgo
Arnaldo Benini ha affrontato uno degli enigmi
più poderosi della scienza, come cioè il cervello
umano possa arrivare a comprendere se stesso; il giornalista
Antonio Caprarica si è avventurato in un
viaggio tra i granduchi di Soldonia, cioè i ricchissimi di
oggi. L’incontro con
Edoardo Nesi è stato un dialogo molto
partecipato sul suo ultimo libro, "Storia della mia gente" , che
rivela le mille sfaccettature di una Prato sacrificata sull'altare
della globalizzazione. Il giornalista
Luca Testoni ha parlato della decadenza della moda
italiana, ricca di talenti ma incapace di gioco di squadra e
Marco Missiroli, classe 1981, del suo romanzo
"Bianco" che gli ha fruttato il premio Comisso. L'incontro con
Dacia Maraini avrebbe dovuto concludere la
rassegna, ma un improvviso malore della scrittrice ha per ora
impedito la conversazione su "La ragazza di via Maqueda". Solo per
ora, perché - davanti a un successo così pieno per
Libri d'Italia - sarebbe impossibile non replicare, per
continuare a parlare di libri che ci fanno capire meglio il nostro
tempo e ci aiutano a immaginarne uno migliore.
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