Il Ministro dell'Interno Maroni rinnova l'impegno governativo al fianco di Prato

Il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, questa mattina durante la riunione della "Carta di Parma" ha riconfermato l'impegno e l'attenzione del Viminale e del Governo sul caso Prato, visti anche gli ultimi fatti di sangue avvenuti nella comunità cinese della città. All'incontro col Ministro Maroni, al quale erano invitati i sindaci firmatari della “Carta di Parma” del 2008 e delle città medie, ha partecipato l'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone, in rappresentanza del primo cittadino Roberto Cenni.

Al centro del vertice vi era una migliore definizione di ruoli e compiti dei sindaci in materia di sicurezza urbana, la collaborazione tra le diverse forze dell’ordine nell’applicazione delle ordinanze sindacali (alla luce dell'art. 54 del decreto Maroni del 2008 che attribuisce poteri speciali ai sindaci in mtaeria di sicurezza) e, più in generale, nella gestione delle politiche di sicurezza, insieme alla nuova legge di riforma della Polizia Municipale.

Il Ministro ha invitato i sindaci, in quanto ufficiali di Governo e autorità di pubblica sicurezza, ad utilizzare a pieno le potenzialità dello strumento delle ordinanze sindacali, applicabili a diversi aspetti ed ambiti su cui è necessario intervenire, dall'igiene, alla sanità, alla sicurezza. L'assessore Milone nel suo intervento ha esposto la situazione di Prato, riscuotendo l'attenzione dei sindaci presenti e la conferma dell'impegno governativo: «Sono molto soddisfatto delle parole del Ministro Maroni, che testimoniano un alto livelo di attenzione sulla nostra città - dice l'assessore - che può tradursi in aiuti e in un aumento degli organici delle Forze dell'ordine. Attendiamo buoni riscontri in termini di sicurezza anche dall'attesa riforma della Polizia municipale, che chiarirà i ruoli e il coordinamento con la Polizia di Stato». Maroni a questo proposito ha preso l'impegno di accelerare l'iter di approvazione della legge di riforma, attualmente ferma alla competente Commissione senatoriale. Ha inoltre annunciato di voler trasformare il tavolo di Parma in una consulta permanente, che si riunisca due volte all'anno al Ministero dell'Interno, e che si raccordi con un osservatorio tecnico permanente, istituito presso il ministero, per esaminare le ordinanze sindacali in materia di sicurezza, in modo da garantire omogeneità sul territorio ed evitare eventuali problemi di applicazione.