Le favole nere di Paolo Ioanna
Sarà inaugurata sabato 4 settembre nelle Antiche Stanze di Santa Caterina la mostra ‘Favole’ del pittore pratese Paolo Ioanna. E’ una mostra di particolare suggestione, che vale davvero la pena visitare. Paolo Ioanna (1964) è un artista conosciuto, e “gelosamente custodito”, da una ristretta cerchia di amici ed estimatori. A Prato sono state rare le occasioni per poter apprezzare il suo lavoro. Nel 2008 una sua personale è stata allestita nella sede della associazione Grafio e alcune sue opere sono apparse in precedenza in collettive del Centro Culturale Magazine. Non molto di più.
Nel 2005 ha realizzato negli spazi della Breda una mostra patrocinata dal Comune di Pistoia, l’associazione L’Orto del Lupo ha ospitato alcune sue opere a Santomato e un suo dipinto ha costituito un importante elemento scenografico per la “Bohème” di Puccini andata in scena al teatro Manzoni nel 2009 (lo stesso dipinto è stato usato anche per la locandina dello spettacolo).
Ora finalmente la sua città gli dedica, a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune, una mostra personale appunto negli spazi delle Antiche Stanze di Santa Caterina, in via Dolce de’ Mazzamuti 1. E’ un’importante occasione per offrire ad un più ampio pubblico un primo sguardo su un corpus pittorico di sconcertante vastità, e intensità. “Favole” è il titolo della mostra. Ma non si tratta di storie per l’infanzia. Il mondo inquietante raccontato da Ioanna nella sua pittura, che nelle opere recenti rinuncia al colore per usare prevalentemente un intenso nero, il bianco e una gamma di grigi, richiede uno sguardo e una partecipazione adulti. Per poter cogliere, oltre il grottesco e il conturbante, ad esempio negli straordinari volti che Ioanna dipinge su grandi pannelli di carta, una celata ricerca di comunione e di contatto.
La mostra sarà inaugurata sabato alle 17 e resterà aperta, a ingresso libero, fino al 25 settembre, tutti i giorni eccetto il martedì e la domenica dalle 15 alle 18. Per informazioni: 0574/1835029, www.pratoestate.it.
mc
Condividi su: