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Comune di Prato

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09/09/2010 14:22
Finanze La richiesta avanzata da Giugni al segretario generale del Comune

Debiti fuori bilancio, urge una ricognizione completa delle vertenze legali

Anche l'assessore Ballerini è d'accordo

L'accertamento dei debiti fuori bilancio risulta argomento frequente fra i punti all’ordine del giorno della seconda commissione consiliare “Sviluppo economico, finanze, patrimonio  e  politiche comunitarie” e il presidente, Alessandro Giugni  ha deciso di richiedere al segretario generale del Comune una ricognizione completa di tutte le vertenze legali in cui l’Amministrazione Comunale è implicata per una stima sulla reale entità di potenziali debiti fuori bilancio. Una richiesta che anche l’assessore al Bilancio e alla programmazione finanziaria, Adriano Ballerini, condivide al fine di una determinazione più puntuale circa la loro incidenza economica sui bilanci dell'Ente.

La molla da cui è scattata l’iniziativa è costituita dall’ennesimo debito fuori bilancio che la seconda commissione si è trovata ad esaminare nella seduta di oggi . Questa volta il debito ammonta a 42.451 euro, di cui oltre 24 mila  euro costituiti da interessi. La somma è stata chiesta al Comune come pagamento per l’indennità di occupazione di un terreno che doveva essere sottoposto ad esproprio per la realizzazione di un’area a verde pubblico mai  attuata.

Una sentenza del 2003 della Corte di appello di Firenze (a seguito della causa intentata dal proprietario del terreno), confermata nel 2009 dalla Cassazione,  ha stabilito per il Comune il diritto all’occupazione legittima del terreno per un periodo di  4 anni, dal 1981 al 1985 disponendo il pagamento di un’indennità di 18.439 euro maggiorata dagli interessi legali (2.310 euro dal 1981 al 1987 e 21.702 euro dal 1987 al 2010).

“Questa causa – ha dichiarato il presidente Giugni -  che si è conclusa  come era facilmente prevedibile, visti alcuni casi  precedenti,  con  l’imposizione al Comune del pagamento di somme maggiorate da interessi e rivalutazioni monetarie, doveva essere chiusa molto tempo prima per evitare almeno questo ulteriore aggravio”. 

Già , nel febbraio scorso, la seconda commissione aveva  dovuto prendere in esame un debito fuori bilancio di  320 mila euro (di cui   93 mila euro di interessi legali), frutto di un contenzioso fra Comune e Regione  maturato negli ultimi 14 anni per un incarico di “commissario ad acta” per un impianto di smaltimenti rifiuti. Più recentemente, nel luglio scorso, alla stessa commissione è stato sottoposto un ulteriore debito fuori bilancio  di oltre 14 mila euro, d cui circa 6mila per interessi: il Comune è stato infatti condannato al risarcimento di questa somma a Telecom  per una danno causato ai cavi telefonici.

“Non è nostra intenzione  – ha sottolineato Giugni – rimandare alle generazioni future i problemi che hanno riguardato la gestione amministrativa di questo ente e ci preoccupiamo di capire nella maniera più completa possibile cosa esattamente sia accaduto nel passato e interrompere una volta per tutte questo modus operandi che tanto ha pesato e sta pesando sulle casse comunali”.

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