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Comune di Prato

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29/09/2010 17:17
Polizia municipale In aumento i casi riscontrati durante i controlli

Polizia municipale, in due giorni tre persone sorprese alla guida senza aver conseguito la patente

Uno di essi arrestato dai motociclisti perché destinatario di un provvedimento di espulsione

Aumentano i casi di persone denunciate per guida senza patente: in soli due giorni i motociclisti della Polizia Municipale hanno sorpreso e denunciato tre persone per guida senza il titolo necessario ed altri reati.

Il primo, cittadino albanese di 29 anni, fermato durante un servizio di controllo del territorio in Centro storico, ha mostrato agli agenti una patente di guida albanese, all’apparenza non contraffatta. I vigili non si sono lasciati però ingannare e hanno accompagnato l'uomo presso il Comando di piazza Macelli per controllare meglio il documento con la strumentazione di cui è dotato l'ufficio.

Sono così stati confermati i sospetti degli agenti: oltre alla denuncia per uso di atto falso e contraffazione di documento, il giovane è stato denunciato per false dichiarazioni circa la sua identità, in quanto, dopo il foto segnalamento,  il nominativo dichiarato non è poi risultato lo stesso.

Il secondo, un cittadino cinese di 35 anni, è stato fermato in via Pistoiese, vicino al confine comunale, a bordo di un’autovettura Toyota. Pur fornendo carta di circolazione e assicurazione, ha dichiarato agli agenti di aver dimenticato la patente a casa ed è stato pertanto accompagnato presso il Comando  per le opportune verifiche sulla sua identità.

Durante tali controlli è emerso che la persona - peraltro presente negli archivi nazionali della Polizia scientifica con ben tre alias - era destinataria di un provvedimento di espulsione pendente da un anno esatto. Per questo, oltre alla denuncia, è stato arrestato, come previsto dalla normativa sugli  extracomunitari.

L’ultimo caso di guida senza patente è a carico di un cittadino pakistano, di 29 anni, responsabile di un incidente in cui su un ciclomotore ha investito una alunna di dieci anni che usciva dalle scuole di via Baldanzi, per fortuna senza gravi conseguenze. La pattuglia motociclistica intervenuta per rilevare l’incidente, durante la verifica dei documenti, si è accorta che il permesso internazionale di guida mostrato era falso. Anche in questo caso la persona è stata accompagnata presso il Comando, dove è stata accertata la sua identità. Il documento è stato sequestrato e l'uomo denunciato per uso di atto falso e contraffazione.

Ma come funziona il fotosegnalamento? E come è possibile capire chi è una persona che ha diversi alias? Durante il foto segnalamento - il cui acronimo è AFIS: Automated Fingerprint Identification System ovvero Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte - le impronte delle dita e del palmo della mano sono codificate attraverso un algoritmo, gestito dal Sistema. In concreto è un sistema costituito da terminali a disposizione delle singole unità di Polizia scientifica della Polstato, o dei RIS dei Carabinieri, che hanno la possibilità di connettersi, via rete telematica, alla Banca dati del Casellario Centrale d'Identità - II° Divisione del Servizio Polizia Scientifica, che contiene le informazioni biometriche dei singoli soggetti per essere identificati ai fini preventivi o giudiziari. Una volta acquisito l'insieme dei dati che formano un cartellino dattiloscopico (impronte, dati biometrici ed anagrafici) il sistema estrapola localmente dalle impronte dei punti caratteristici denominati minutiae, e tramite un algoritmo fornito da chi ha compilato il programma, calcola un codice alfanumerico che viene poi memorizzato. Tramite il confronto tra i codici contenuti nel database e quello generato dal sistema a seguito dei rilievi sulla persona fermata, è così possibile risalire all’identità del soggetto.

cb

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