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Comune di Prato

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22/10/2010 10:28
Consiglio Comunale Nella seduta di ieri del Consiglio comunale

Sì all'unanimità al regolamento per l'installazione di impianti fotovoltaici

L'assessore Cenni: «Uno strumento per diffondere il risparmio energetico e semplificare le procedure per cittadini e aziende». La scheda tecnica delle novità.

E' stato approvato ieri all'unanimità con 29 voti favorevoli nel Consiglio comunale l'allegato D6 al Regolamento edilizio, ovvero la disciplina per realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, quindi fotovoltaico, solare-termico ed eolico per abitazioni e aziende. Il nuovo strumento normativo, frutto della sinergia tra gli assessorati all'Urbanistica e all'Energia del Comune, in collaborazione con gli Uffici Ambiente ed Edilizia, con gli Ordini professionali, la Commissione consiliare Ambiente e territorio e la consulenza dell'Energy manager del Comune Vittorio Bardazzi, è stato illustrato dall'assessore all'Urbanistica Gianni Cenni, che ha sottolineato che l'obiettivo principale è diffondere gli impianti di energie rinnovabili sia nel settore pubblico che in quello privato, dettando una precisa disciplina di cosa si può fare e come. Il Regolamento del fotovoltaico è infatti improntato alla semplificazione delle procedure per l'installazione degli impianti. «E' il primo passo per raggiungere un alto livello di sostenibilità ambientale, così come prevede l'Unione Europea entro il 2020 - ha detto l'assessore Gianni Cenni - La volontà dell'Amministrazione comunale è quella di agevolare dal punto di vista procedurale i cittadini e le aziende che sceglieranno di realizzare gli impianti ad energie rinnovabili». Le ricadute del regolamentoi ed eventuali modifiche saranno verificate tra sei mesi.

Ecco le principali novità e le caratteristiche tecniche del regolamento.

Sono oggetto della disciplina gli impianti di piccola e media taglia: fotovoltaici fino a 200 kW, solari-termici fino a 100 mq di pannelli ed eolici fino a 100 kW.

Essenzialmente al di fuori di particolari zone e/o edifici storici, di pregio o rurali  possono essere liberamente installati con una semplice comunicazione da parte del cittadino:

1)      Impianti fotovoltaici con potenza minore di 5 kW a servizio dell’edificio oppure anche di potenza maggiore con i pannelli integrati o aderenti alla falda di copertura.

2)      Impianti solari termici a servizio dell’edificio senza serbatoio di accumulo all’esterno, oppure con i pannelli solari integrati o aderenti alla falda di copertura.

3)      Impianti eolici con altezza del generatore fino a 1,5 metri e la pala con diametro massimo di 1 metro.

Le altre tipologie di impianto nei limiti suddetti e i piccoli impianti nelle altre zone di particolare tutela (es. Centro storico) o negli edifici di particolare pregio necessitano invece della Dia redatta da un tecnico abilitato. Inoltre nel caso di zone e/o edifici tutelati sono previste alcune limitazioni tra cui l’utilizzo al massimo del 30% della falda di copertura, con un minimo comunque garantito di 25 mq.

L’installazione a terra è consentita nelle aree di pertinenza degli edifici, ovvero nelle aree asservite per consentire la produzione di energia necessaria al fabbisogno, ovvero anche in altre aree purchè pavimentate.

Per gli impianti cui è prevista l’attività libera  sarà cura degli uffici comunali predisporre uno schema di comunicazione che direttamente il cittadino potrà compilare e consegnare all’Amministrazione. In ogni caso, sia le semplici comunicazioni che le Dia dovranno essere presentate al Servizio Gestione attività edilizia.

Come aveva già spiegato alcuni giorni fa l'assessore alle Politiche energetiche Filippo Bernocchi, le famiglie avranno la possibilità di risparmiare sulla bolletta energetica, ma anche di guadagnare, attraverso il progetto Conto Energia gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), ad esempio riutilizzando i tetti dei capannoni, i piazzali e le aree sottoutilizzate. In pratica l'energia in eccesso rispetto al fabbisogno prodotta dagli impianti viene rivenduta al Gse ed introdotta in rete. Si potrà poi accedere agli incentivi statali (presentando la domanda al Gse dopo l'installazione dei pannelli) a seconda dei KW installati, con un incremento del 5% per gli impianti che si trovino in aree industriali, commerciali, cave esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati ad esempio da amianto, materiale ancora molto presente a Prato in varie strutture e coperture. Il premio aggiuntivo per gli impianti in regime di scambio  realizzati sugli edifici e che riducano di almeno il 10% l’indice di prestazione energetica dell’edificio (da dimostrare con una certificazione energetica), può raggiungere il 30% della tariffa incentivante.

cb

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