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Comune di Prato

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04/11/2010 19:28
Consiglio Comunale Sì alla deliberà con 23 voti favorevoli e 15 astenuti.

Titoli swap, approvate le linee di indirizzo a tutela dell'integrità patrimoniale del Comune

Il secondo semestre 2009 ha chiuso con un netting negativo per il Comune di 715.056 euro, il primo semestre 2010 l'esborso è stato di 780.958 euro.

E' stata approvata con 23 voti favorevoli (Pdl, Lega, Udc, Futuro e libertà) e 15 astenuti (Pd e Italia dei valori)  la delibera  sulle linee di indirizzo sui contratti di derivati sottoscritti dal Comune. L'atto, illustrato dall'assessore al Bilancio Adriano Ballerini sollecita la giunta ad attivare tutte le azioni a tutela dell’integrità patrimoniale del Comune di Prato e la invita a verificare  l’opportunità di un'azione in tutte le sedi giurisdizionali deputate e dell'esercizio dei poteri di autotutela.

Come ha detto l'assessore Ballerini nella sua relazione iniziale, frutto anche dell'attività di verifica legale di cui è stato incaricato l'avvocato Pasquale Vulcano sui contratti di finanziamento swap stipulati dal Comune, tutte le operazioni in derivati dal 2002 sono state sottoscritte con Dexia Crediop spa. Il 29 giungo 2006 con la stessa banca è stato sottoscritto un nuovo contratto di swap, attualmente in essere, avente un valore nozionale originario di 67.524.044,17 di euro, con scadenza 30 giugno 2026, a fronte di un’estinzione anticipata di mutui avvenuta nel 2004 con successiva emissione di buoni ordinari comunali (durata 2004/2019): «Le risultanze economico-finanziarie comunicate dalla Dexia Crediop  risultano assolutamente negative - ha affermato l'assessore - il secondo semestre 2009 ha chiuso con un netting negativo per il  Comune di Euro 715.056,57, già liquidati a Dexia. Il persistere dell’andamento negativo del netting ha fatto poi registrare nel primo semestre 2010 un esborso monetario a carico del Comune  di 780.958 euro e si stima che nel secondo semestre  il valore da versare a Dexia  ammonti a 1.039.409 euro, quindi in tutto 1,8 milioni di euro, con grave danno per gli equilibri generali di bilancio 2010». 

I flussi positivi della serie di contratti derivati sottoscritti a decorrere dal 2002 hanno totalizzato un valore di  1.484.589 euro , mentre la somma dei valori negativi per il Comune ammonterà al 31 dicembre 2010 a circa  2.853.000 euro, con un saldo negativo quindi di circa 1.369.000. Inoltre il Mark to market, ovvero il prezzo che il Comune dovrebbe pagare per eventualmente estinguere anticipatamente il derivato con Dexia Crediop alla data del 31 dicembre 2009 ammontava a Euro 6.039.553, dopo soli 9 mesi, al 30 settembre 2010, è arrivato a Euro 10.073.354, con picchi già raggiunti di oltre 11 milioni di euro. E' primario compito di chi è chiamato ad amministrare l'Ente - ha concluso Ballerini -  attivare ogni iniziativa per evitare ulteriori peggioramenti, se non addirittura danni, finanziari e patrimoniali per il Bilancio del Comune di Prato».

Il presidente della Commissione consiliare Bilancio Alessandro Giugni ha rivolto un appello alle forze di opposizione affinchè votassero favorevolmente alla delibera: «Vuole o no l'opposizione risolvere con noi questa situazione così drammatica? Un voto contrario o di astensione significherebbe non aver interesse per le sorti della città, già così provata dalla crisi, e voltarsi dall'altra parte. Dobbiamo dare prova di maturità politica votando compattamente a favore della delibera». Anche il capogruppo del Pdl Roberto Baldi ha richiamato al senso di responsabilità nell'interesse della città: «Questo è il momento in cui il Consiglio comunale deve prendere  unitariamente una decisione per risolvere la situazione nelle sedi deputate». «L'errore compiuto dalle passate Amministrazioni è stato ripetuto per ben sei volte - ha commentato il capogruppo della Lega Emilio Paradiso - Quindi, dato che si tratta dei loro compagni di partito, invitiamo i consiglieri del centrosinistra a rimediare votando a favore». Riccardo Bini del neonato gruppo Futuro e Libertà per l'Italia ha dichiarato di condividere l'azione di autotutela, proponendo che "i contratti swap sottoscritti vengano inviati alla Procura della Corte dei Conti per verificare le  responsabilità per danno erariale".

Nei diversi interventi del gruppo consiliare del Pd si è chiesto "perchè il problema emergesse solo ora" e si è detto di condividere l'azione a tutela del Comune e dei cittadini, ma non i contenuti della delibera: «Se la domanda è se siamo favorevoli a tutelare gli interessi dei cittadini contro gli effetti dei contratti swap la risposta non può che essere sì e non può non vederci favorevoli - ha detto il capogruppo Massimo Carlesi - ma non siamo favorevoli ad una delibera fumosa, senza indirizzi puntuali, in cui non si capisce perchè il Consiglio dovrebbe sollecitare la giunta in base ad una relazione che la giunta stessa ci presenta e per un'azione che già le compete. Insomma, non si capisce cosa vuole la giunta dal Consiglio comunale». «Gli appelli non vanno solo enunciati, ma anche attuati - ha aggiunto Enrico Giardi - Un tema del genere non si affronta la mattina per votarlo il pomeriggio. Avremmo voluto collaborare nella stesura della delibera, per formulare indirizzi più stringenti, vincolanti, e più condivisi, per la giunta». Il capogruppo dell'Italia dei valori Aurelio Donzella ha invece evidenziato che il ricorso a  questi strumenti finanziari è avvenuto per poter permettere agli enti di realizzare opere pubbliche e servizi per i cittadini, a fronte di un sempre decrescente flusso di trasferimenti statali che hanno ridotto la liquidità dei Comuni.

cb

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