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Comune di Prato

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16/11/2010 13:43
Ambiente Venerdì 19 novembre ore 11.00 seminario all' Urban Center di Palazzo Pacchiani

La vegetazione può migliorare microclima e qualità dell'aria in città

Borchi: "Necessaria una sempre maggiore sensibilizzazione dei cittadini alla qualità dell'ambiente urbano"

In occasione della "festa dell'albero", promossa per celebrare l'anno internazionale che l'Onu dedica alla "biodiversità", l'assessorato all'Ambiente, insieme al Centro interdipartimentale di bioclimatologia dell'università di Firenze e all'istituto di biometeorologia del Cnr, ha promosso un seminario gratuito rivolto a cittadini e a tecnici sul tema "La forestazione urbana per migliorare il microclima e la qualità dell'aria". L'iniziativa avrà luogo venerdì 19 novembre prossimo alle ore 11 all'Urban Center di Palazzo Pacchiani (via Mazzini 65).

Gli argomenti che saranno affrontati riguarderanno i cambiamenti climatici in generale  e il clima urbano in particolare con riferimento ai maggiori inquinanti e ai gas serra tipici delle città. Saranno affrontate anche le tematiche relative alla vegetazione, a come  cioè gli alberi possono fissare l'anidride carbonica (CO2, biossido di carbonio) e alcuni inquinanti e abbassare le temperature. Non mancheranno considerazioni e suggerimenti sia per nuove progettazioni abitative sia per interventi di ristrutturazione dell'edificato esistente.

Una volta concluse le lezioni degli esperti,  i partecipanti potranno porre le domande.  Il seminario avrà una durata di 1 ora e mezza al massimo 2 ore.

Ai presenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Iniziative analoghe sono già state organizzate preso i Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino e nei cinque quartiri del Comune di Firenze.

"Lo scopo principale del seminario - ha osservato il vice-sindaco e assessore all'Ambiente Goffredo Borchi -  è sensibilizzare sempre di più i cittadini alla qualità dell'ambiente urbano. Ci auguriamo che dalle lezioni degli esperti possa scaturire un punto d'incontro tra il mondo delle professioni e quello della ricerca."

1403/10

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