Sotto sequestro laboratori, macchinari e merce in due capannoni produttivi
Le nuove norme varate dal Governo in materia di sicurezza hanno trovato pratica applicazione in questi giorni con i controlli effettuati dalla Polizia municipale e dal Nucleo interforze presso opifici gestiti da cittadini orientali. In particolare, a causa della carenza dei requisiti di sicurezza ed igiene per la commistione abitativo/produttiva, sono state sottoposte a sequestro anche le merci rinvenute all'interno dei capannoni, unitamente ai macchinari utilizzati, come prevede il pacchetto sicurezza del ministro Maroni.
Lunedì mattina la Polizia edilizia e contrasto al degrado urbano del Comando dei vigili di piazza Macelli è intervenuta in zona Macrolotto Zero in un capannone già oggetto di accertamenti nel settembre dell'anno scorso anno. Durante il passaggio delle competenze tra Prefettura e Comune per la redazione delle ordinanze di inagibilità, si è infatti nuovamente creata la situazione precedente: 17 dormitori, 2 cucine in commistione con la produzione da parte di due ditte di confezioni, delle quali una aveva già subito un controllo analogo a settembre. "La giunta Cenni con questi sequestri sta dando applicazione al nuovo pacchetto sicurezza varato dal Ministro Maroni - afferma l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone, - che prevede appunto il sequestro e la successiva confisca amministrativa della merce. Riteniamo pertanto che questo ulteriore strumento legislativo possa garantirci un aiuto notevole nella lotta all'illegalità e che rappresenti un ulteriore deterrente". Solo una delle due ditte deteneva capi da confezionare in ritagli che sono stati raccolti in 14 sacchi, posti sotto sequestro congiuntamente ai 48 macchinari, mentre l’altra risultava al momento inattiva perché senza commesse. La proprietà dell'immobile è di un cittadino cinese (giunto in compagnia del proprio avvocato), fatto intervenire sul posto per essere nominato custode.
Martedì è stata la volta di un intervento congiunto di Polizia Municipale e Carabinieri in via Bologna (zona Ciliani), dove all’interno di un capannone di oltre 600 mq sono state trovate tre ditte di confezioni gestite da cittadini cinesi, tutte al momento in attesa di commesse: al livello rialzato è stata riscontrata la realizzazione di ben 26 camere per un totale di 34 posti letto, tutti destinati ai lavoranti, mentre al piano terra erano stati ricavati tre locali destinati ad uso di cucina, di cui uno addirittura ulteriormente soppalcato per ospitare altri posti letto. L’immobile, di proprietà di una famiglia italiana che ricavava dall’affitto circa 4000 euro al mese, è stato posto sotto sequestro penale preventivo, mentre sono stati sequestrati amministrativamente 69 macchinari, 17 rocche di filato ed accessori per la confezione. Ai controlli interforze hanno partecipato, oltre a Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri, personale dell’igiene pubblica della Asl, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’Inail, dell’Inps e dell’Asm.
cb
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