Bettazzi, bisogna bloccare il fiume di denaro che ogni giorno approda illegalmente in Cina
"Bisogna bloccare quel fiume di denaro contante che ogni giorno approda in Cina attraverso i money transfer. E’ ora che il Governo Nazionale ed Europa mettano in atto tutte le misure necessarie a impedire questa esportazione illegale che rischia di danneggiare irreparabilmente il sistema economico del nostro distretto".
L’appello è del presidente del Consiglio Comunale, Maurizio Bettazzi, che alla luce dell’operazione condotta dalla Dia e dalla Guardia di finanza, torna a ribadire la proposta di creare un'imposta sulle transazioni valutarie per combattere la speculazione finanziaria e l'esportazione all'estero di enormi capitali che "depredano" i distretti produttivi e rendere così disponibili maggiori risorse da destinare sia ai servizi ai cittadini e alle famiglie che al sostegno alle imprese e riconversione industriale.
"L’indagine della Dia che ha accertato la spedizione in Cina di 125 milioni di euro in soli quattro mesi da parte dei confezionisti orientali, impedendo il trasferimento di 3 milioni e 800 mila euro versati in soli due giorni - ha affermato Bettazzi- conferma i dati ufficiali del Ministero delle Finanze secondo cui, soltanto verso la Cina, parte circa 1 milione emezzo di euro al giorno per u totale di circa 500 milioni all'anno che non vengono reinvestiti nel territorio che li ha prodotti. E' evidente - ha sostenuto Bettazzi - che con questo sistema i distretti vengono "prosciugati" della propria ricchezza, perdono competitività e produttività e si genera un circolo vizioso di effetti negativi che si ripercuoteranno sul futuro. Per produrre quella ricchezza le amministrazioni comunali sono chiamate ad erogare beni e servizi ai cittadini senza alcun tipo di ‘ritorno’ per i servizi resi”.
“Se il Parlamento europeo - ha aggiunto il presidente del Consiglio - introducesse a livello comunitario un'imposta sulle rimesse verso l’estero si ricreerebbe invece una seppur minima forma di equità sociale, oltre che economica: bisogna infatti pensare che il territorio mette a disposizione risorse e servizi ad imprese, famiglie e cittadini e deve poter recuperare una parte della ricchezza per andare avanti, risollevarsi dalla crisi e creare nuove opportunità di sviluppo e di lavoro».
Bettazzi, in qualità di vicepresidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Toscana , aveva già lanciato una proposta appello in questo senso durante della presentazione della campagna per la tassazione delle transazioni finanziarie avvenuta a Firenze nel corso della rassegna dell'innovazione nella Pubblica Amministrazione Dire e Fare.
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