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Comune di Prato

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03/12/2010 11:41
Eventi "Prato Incontra", una serata sul cuore della città

Un centro storico sempre più accogliente

Ieri al Teatro Metastasio il terzo appuntamento della rassegna di dibattiti. La serata sarà trasmessa integralmente dalla rete televisiva Toscana TV mercoledì 8 dicembre alle ore 21.45

Rilanciare il centro storico, renderlo più accogliente, riorganizzare il sistema della sosta e dell’accesso ma anche quello della mobilità nell’ottica di un trasporto pubblico efficiente sì ma più leggero: sono le priorità della giunta comunale che dal suo insediamento ad oggi ha lavorato per migliorare il cuore della città e trasformarlo in un vero e proprio salotto. Di centro storico si è parlato ieri sera nel terzo appuntamento di “Prato Incontra”, intitolato appunto “Se vuoi bene alla città, vivi il centro”.

Ospiti del giornalista e presidente del Metastasio, Umberto Cecchi, moderatore della serata, sono stati il vicesindaco e assessore al Centro storico Goffredo Borchi, l’assessore alle Attività produttive Roberto Caverni, il presidente della Circoscrizione Prato Centro Massimo Taiti, il campione olimpico Jury Chechi, il presidente di Rete Imprese Italia Giuseppe Nardini, il direttore artistico della Camerata Strumentale Città di Prato Alberto Batisti. Non è mancato l’intrattenimento musicale, affidato questa volta al duo Octava Rima che ha proposto canti del Medioevo, del Rinascimento e del dopoguerra. Seduto in prima fila il sindaco Roberto Cenni che ha fatto un paio di apparizioni sul palco per salutare il pubblico, numeroso a dimostrazione dell’interesse e della partecipazione che il centro storico suscita.

Il dibattito ha fornito spunti interessanti, ed è stato il vicesindaco ad introdurre i primi elementi: “Questa amministrazione – ha detto – ha puntato molto sul centro storico, ha voluto prima di tutto capire i problemi per affrontarli, consapevole che quando si risolveranno quelli si saranno risolti forse tutti i problemi della città. Dare attenzione al centro – ha continuato Borchi – significa infatti dare attenzione al lavoro, alla qualità della vita, all’arte, alle opere pubbliche, alla nostra identità, significa richiamare il turismo che rappresenta un aspetto per troppo tempo trascurato perché evidentemente Prato riusciva brillantemente a sostenersi con la sua economia primaria”. A dimostrazione della bontà del lavoro fin ad ora svolto dal Comune, Borchi ha portato qualche numero: “Una delle primissime cose che abbiamo fatto – ha spiegato – è stato realizzare uno studio che potesse dirci quanti fondi vuoti c’erano in centro storico. Ebbene, il dato è impressionante: 646. Un’eredità pesante che ci siamo trovati sulle spalle e che abbiamo cercato di affrontare in qualche modo, ed ecco che quest’anno, per la prima volta da molto tempo, il saldo tra negozi chiusi e aperti è attivo e oggi possiamo contare 14 negozi in più. Non è un grandissimo numero, ma almeno abbiamo arrestato la tendenza a chiudere”.

L’assessore Caverni ha spiegato, più nella pratica, come è stato possibile invertire la marcia del centro storico: “Non si tratta di un processo rapido – ha avvertito – ma ci siamo messi subito al lavoro e in un anno e mezzo di cose ne sono state fatte: una verifica approfondita sui motivi del degrado, la delibera che ha messo la parola fine alla deregolamentazione delle attività, stoppando quelle non rispondenti al centro come ad esempio i kebab; una più incisiva regolamentazione dei call center i cui nuovi requisiti decisi dall’amministrazione hanno di fatto portato alla chiusura di 25 locali; una drastica diminuzione della Tosap per incentivare i pubblici esercizi alla collocazione di tavolini all’aperto; l’apertura dei negozi tutte le domeniche, che non deve essere vista come un’imposizione ma solo come un’opportunità”.

Incalzato da Umberto Cecchi, Jury Chechi è tornato sulla sua affermazione di oltre un anno fa che fece molto parlare: “Questo centro non mi piace più, me ne vado”. A distanza di diversi mesi, Chechi ha cambiato opinione: “Resta qualche problema, ma percepisco una inversione di tendenza. Io ho scelto il centro, ho scelto di vivere in questa parte di città con la mia famiglia e sono rimasto perché il cambiamento effettivamente lo vedo. Il degrado? Dipende anche dai negozi stranieri che non curano il decoro perché non hanno interesse ad abbellire questa città che non è e non sentono come loro”.

Il presidente Taiti ha preso spunto proprio dalle parole di Chechi per dire che la Circoscrizione è impegnata al massimo: “Abbiamo fatto due progetti molto importanti: il recupero del Bastione delle Forche, forse il simbolo del degrado in centro storico, e il piano di recupero di piazza delle Carceri. Un lavoro di qualità che dimostra il grande entusiasmo che si è innescato sul centro perché non è certo facile approcciarsi a problemi annosi e riuscire a trovare stimoli per proporre idee e soluzioni. La mia idea di centro storico è una specie di Agorà, una piazza della vita sociale e dell’incontro: a questo lavoriamo”. Taiti ha anche ricordato che la Circoscrizione ha fatto sacrifici enormi per contribuire alle luminarie: “Credo che tutti i commercianti siano stati accontentati, dove non è arrivato il Comune siamo arrivati noi. Un centro storico così bello per le feste di Natale non si era mai visto”.     

Batisti si è soffermato sull’importanza di puntare sulla cultura: “Aprire i teatri, riappropriarsi di spazi storici, riportare le persone a vivere il centro è fondamentale. Il centro deve essere però bello, perché l’estetica è il primo impatto e il primo impatto deve incoraggiare”. Il direttore artistico della Camerata Strumentale Città di Prato si è anche soffermato sullo strappo che provoca la chiusura di un negozio storico: “Spesso ne aprono di nuovi che non hanno nulla a che vedere con la linea medievale del nostro centro, stonano e aggiungono elementi che non rispondono ai canoni della zona”. Pronta la replica di Caverni: “Abbiamo cercato di intervenire anche su questo, cercando di aggirare la legge Bersani che prima prevede che un negozio apra e poi comunichi tale apertura allo Sportello unico. Noi abbiamo posto requisiti precisi: se i requisiti non ci sono e non vengono rispettati nei 30 giorni successivi al nostro controllo, il negozio chiude”. E sui negozi sfitti, Caverni ha spiegato le manovre del Comune: “In primo luogo 450 euro di multa ai proprietari di fondi sfitti lasciati all’incuria e al degrado: un fondo sfitto con una vetrina pulita e illuminata è quello che chiediamo. E in più, per contrastare l’abbandono del centro da parte dei negozianti, abbiamo convocato un tavolo con le associazioni degli agenti immobiliari per cominciare a mappare l’offerta in modo da costruire una sorta di marketing con elementi di attrazioni per i nuovi investitori”.

Giuseppe Nardini, a nome delle associazioni del commercio e dell’artigianato, ha ricordato che la morìa di negozi è cominciata una quindicina di anni fa: “Abbiamo chiesto fin dal primo giorno a questa giunta di interessarsi al centro storico e abbiamo cercato di far comprendere quanto sia difficile tenere aperto un negozio perché ci sono tante cose che concorrono: decoro, pulizia, ordine pubblico, capacità di comunicare la città. A Prato manca una rete di informazione che varchi i confini, dobbiamo imparare a comunicare, a promuovere, a farci pubblicità”.

Il vicesindaco Borchi, affrontando uno dei temi che non mancano mai quando si parla di centro storico, ovvero i centri commerciali, ha detto: “Tutti sapete quanto abbiamo combattuto contro l’apertura dell’ultimo centro commerciale a San Giusto, una scelta voluta dalla passata amministrazione nonostante il piano regolatore non la prevedesse. L’attuale maggioranza ha combattuto quella battaglia e l’ha persa, e la sconfitta è stata per tutta la città. Ma per il nostro centro molto si può fare: basta prendere l’esempio degli ordini professionali che hanno aperto il Palazzo delle Professioni recuperando uno dei palazzi più belli”.

Vivace il dibattito con il pubblico, numerosi gli interventi che hanno introdotto altre questioni: trasporto pubblico, sosta, Apu e Ztl, varchi elettronici per controllare il traffico. Suggerimenti, qualche critica e tanti complimenti per un centro che sta lentamente ritrovando la sua dimensione. Su una cosa tutti d’accordo: la qualità delle luminarie scelte per questo Natale. Applausi e ringraziamenti al sindaco.

La serata sarà trasmessa integralmente dalla rete televisiva Toscana TV mercoledì 8 dicembre alle ore 21.45. Prossimo appuntamento Giovedì 9 dicembre con incontro dedicato al Natale. Tutte le informazioni sono sul sito www.pratoincontra.it.

mc

1506/10

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