“Le parole di Prato a….canto al fuoco ", una veglia tra musica e narrazione per riscoprire le nostre radici
Una veglia d'inverno come si usava una volta, tra musica e narrazione, per riscoprire le nostre radici e per sostituire il freddo focolare televisivo con il calore delle parole: dopo il successo ottenuto al Teatro Magnolfi la scorsa settimana, sarà replicato domani 7 dicembre alle 21.30 alla Biblioteca Lazzerini nella sala conferenze Riccardo Berti “Le parole di Prato a….canto al fuoco - ovvero: veglia d’inverno tra musica e narrazione”. Lo spettacolo è realizzato da OperAltra e Corale San Martino, con la regia di Goffredo Gori, ed organizzato alla Lazzerini dall'assessorato alla Cultura del Comune nell'ambito del PratoFestival di Natale 2010.
Le parole di Prato, accanto al camino, sono quelle di una volta, quelle che si stanno perdendo a causa dell’omologazione televisiva, quelle che non si trovano più nel linguaggio quotidiano, così come si sta perdendo lo scambio dialettico tra persone. Ecco allora "Le parole a...canto al fuoco", una toscanata a più voci in cinque parti, recitata tra canto e musica da 15 interpreti diretti da Goffredo Gori, non per ribadire il vecchio adagio" allora si stava meglio", ma per divertirsi, sorridere, ricordare e capire meglio chi siamo oggi. Arie d’opera da “La Boheme” intrecciate con le stornellate di Spadaro.
Ingresso libero (da via S.Chiara 24).
Info www.pratofestival.it e serviziocultura@comune.prato.it
cb
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