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Comune di Prato

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13/12/2010 17:17
Sindaco Il primo cittadino scrive una lettera aperta ai partiti politici e alle associazioni di categoria

"Le partecipate devono svolgere un unico interesse, quello dei cittadini per efficienza, qualità dei servizi e tariffe contenute"

Cenni: "In ragione di vecchie abitudini si è consolidato un sistema di spartizione di poltrone, con clientele di vario genere, ma mai come in questo momento faccio un invito e un richiamo a tutti al senso di responsabilità"

In merito al tema delle società partecipate, in modo particolare circa Consiag, il sindaco Roberto Cenni ha scritto una lettera aperta a tutti i partiti politici e alle associazioni di categoria. Segue il testo integrale:

"Abbiamo assistito negli ultimi giorni a molti interventi relativamente alle posizioni dei partiti e dei sindaci su Consiag. Mi riferisco in particolare ai sindaci della piana fiorentina, certamente dei beneficiari che col loro 27 per cento decidono le sorti della società a danno di Prato e dei comuni della provincia. In questo momento mi preme richiamare quello che credo dovrebbe essere il pensiero di tutti e cioè il ruolo e l'utilità che le società partecipate dovrebbero svolgere in favore di un unico interesse: quello dei cittadini. Per garantire efficienza, qualità dei servizi e tariffe contenute. Penso siano chiare e presenti a tutti le sfide e le competizioni che dovranno essere affrontate da queste società a partire dal 2011. E credo che l'interesse comune sia quello di affrontarle con la massima capacità per poter partecipare ai bandi e alle gare nella speranza di vincerle. Mi riferisco in particolar modo al bando dei rifiuti e alla gara per le reti del gas. Qui non si tratta di una questione semplicemente di destra o di sinistra, né tantomeno l'assicurazione per i comuni a impegnare una poltrona nella cabina di regia ma che l'interesse sia il mantenimento del servizio e soprattutto cercare di svolgere un ruolo di sviluppo, affidando ai Cda obiettivi precisi nel tentativo di conservare in Toscana la centralità delle decisioni. E' evidente infatti quanto sia importante che queste società riescano a detenere la centralità nella regione o al massimo a livello interregionale, nella consapevolezza che se non riusciremo in questo intento, altri provenienti dal resto d'Italia o dall'estero interverranno a conquistare questi spazi. Posso capire che in ragione di vecchie abitudini si sia consolidato un sistema di spartizione di poltrone, con clientele di vario genere, ma mai come in questo momento faccio un invito e un richiamo a tutti al senso di responsabilità. Ci sono servizi che comunque la legge impone di mettere a gara che oltre a risvolti economici incidono soprattutto sulla comunità. Ad esempio la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Le amministrazioni pubbliche rischiano infatti di non avere più in mano la gestione dell'azienda ma resterebbe loro comunque la responsabilità di fronte ai cittadini nel caso di un cattivo servizio. Ma penso anche al bando per le reti del gas, dove il fattore sicurezza è chiaro a tutti. Per non parlare delle garanzie che è doveroso dare a tutte le maestranze che fino ad oggi hanno prestato lavoro nelle società partecipate. Trovo pertanto straordinariamente fuori luogo i diversi interventi sui media circa inciuci o stanze-salotto dove questo argomento dovrebbe essere discusso. Ritengo invece importante che la discussione si tenga nelle sedi preposte. Nelle assemblee delle società partecipate, dove dovrebbero essere definite le strategie e gli obiettivi condivisi da affidare ai Cda managerialmente competenti. Abbiamo perso fin troppo tempo e il dovere impone di non lasciare spazio a ulteriori schermaglie. E' indispensabile definire una posizione e assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini".

mc

1575/10

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