Sale a a 125.000 euro la quota di Tia recuperata dal Servizio Immigrazione nel 1° semestre 2010
Sale a 125.000 euro il recupero di Tia evasa ed "emersa" nell’ambito del procedimento per il rilascio del certificato di idoneità dell’alloggio agli stranieri da parte del Servizio Immigrazione del Comune di Prato. Le pratiche effettuate indicano un trend in continua crescita: nel 2008 sono stati recuperati 119.000, nel 2009 137.000 e nel 2010, fino al 31 agosto appunto 125.000.
La procedura per la concessione del certificato di idoneità dell’alloggio, requisito indispensabile per i cittadini extracomunitari per ottenere il nulla osta al ricongiungimento del nucleo familiare, per presentare richiesta per il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo per i propri familiari o per sottoscrivere con il datore di lavoro il contratto di soggiorno, è gestita dal 2008 dal Servizio Immigrazione del Comune, che verifica la regolarità della posizione TIA su tutti gli immobili per cui è chiesta la certificazione. Il controllo avviene incrociando le banche dati dell'anagrafe, della toponomastica e di Sori con quanto dichiarato dai cittadini. Nel caso in cui vengono rilevate anomalie nel corretto pagamento della Tariffa di igiene ambientale, il cittadino deve mettersi in regola prima di ottenere il certificato: «Il Servizio Immigrazione concorre pertanto al recupero della TIA e quindi al ripristino di un'equità contributiva e sociale che è la base dell'integrazione - afferma l'assessore alle Politiche comunitarie e all'Immigrazione Giorgio Silli - Continueremo quindi con sempre maggiore impegno l'azione di confronto e verifica sulle dichiarazioni relative agli alloggi».
Pur trattandosi tecnicamente di evasione, è da rilevare che i cittadini interessati hanno sempre regolarizzato la propria posizione.
cb
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