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Comune di Prato

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22/12/2010 12:03
Cultura L'inaugurazione domani 23 dicembre alle 17. Ingresso libero.

Allo spazio Valentini la mostra “Icona, finestra verso l’Oriente”

Dopo il successo di “Malaparte Soffici Puccini", con oltre 6mila visitatori, una nuova mostra nella saletta di via Ricasoli organizzata dall'assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Circolo Cives

Dopo il successo della mostra “Malaparte Soffici Puccini – Una Fanciulla del West”, appena conclusa con il positivo bilancio di oltre 6mila visitatori, nello Spazio espositivo Valentini di via Ricasoli  sarà inaugurata domani giovedì 23 alle 17  “Icona, finestra verso l’Oriente” . Espressione della religiosità orientale, le icone sprigionano un fascino arcaico e ascetico legato alla loro secolare tradizione: nell'esposizione, realizzata dal Circolo Cives in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Prato, sono visibili una trentina di opere, databili fra il 18° e 19° secolo, provenienti da  raccolte private. I visitatori potranno cogliere, in questo tempo di festività religiose, il loro profondo messaggio di spiritualità.

Il termine icona deriva dal russo "eikona", a sua volta derivante dal greco bizantino e classico. L'infinito perfetto "eikénai" è  traducibile in "essere simile", "apparire" mentre il termine "éikóna" può essere tradotto con immagine, e indica una raffigurazione sacra dipinta su tavola, prodotta nell'ambito della cultura bizantina e slava. L'icona è l’espressione grafica del messaggio cristiano affermato nel Vangelo attraverso le parole e estrinsecato dalla teologia. Per questo motivo in tutte le lingue slave le icone non si dipingono, ma si "scrivono". Secondo il teologo Eudochimos, le icone non appartengono all'arte religiosa ma all'arte teologica.

Espressione della religiosità orientale le icone sprigionano un fascino arcaico e ascetico legato alla loro secolare tradizione. Nella mostra, realizzata dal Circolo Cives in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Prato, sono visibili una trentina di opere, databili fra il 18° e 19° secolo, provenienti da  raccolte private. I visitatori potranno cogliere, in questo tempo di festività religiose, il loro profondo messaggio di spiritualità.

La mostra durerà fino al 30 gennaio.

Orari:  lun/merc/giov/ven 16 -19; sab/dom 10,30 -13/16 -19 (chiuso sabato 25 dicembre e 1° gennaio)

Ingresso libero.

Informazioni: segreteria@circolocives.it  tel. 335/ 67134768

1650/10

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