Epifania con il concerto della Camerata

Per il secondo anno consecutivo il Comune e le circoscrizioni cittadine, in occasione dell’Epifania,   offrono alla città un concerto della Camerata Pratese al teatro Politeama. Per gli appassionati di musica classica, l’appuntamento è per domani 6 gennaio alle  18 e 30 con   Le Quattro Stagioni di Vivaldi, concertatore e solista Andrea Tacchi.

Il concerto fa parte del cartellone di eventi di Prato Festival Natale 2010 organizzato dall’assessorato alla cultura ed è stato realizzato con il contributo delle cinque circoscrizioni comunali.

L’ingresso al concerto è gratuito ma occorre ritirare i biglietti d’invito che si possono ancora ritirare al teatro Politeama anche domani 6 gennaio dalle 17 alle 18 e 30.

Andrea Tacchi, violino solista, è nato a Firenze, ha studiato violino sotto la guida di Roberto Michelucci e musica da camera con Franco Rossi. Ancora giovanissimo ha dato vita a celebri formazioni cameristiche quali il Trio di Fiesole ed il Nuovo Quartetto, esibendosi per importanti Società di Concerti in tutto il mondo. Il suo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea: è stato protagonista di numerose “prime” assolute ed ha inoltre eseguito Corale di Luciano Berio e A spell for a green corn di Peter Maxwell –Davies sotto la direzione degli autori. Docente di violino principale presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze dal 1977 al 1995, ha fatto parte della Giuria di importanti Concorsi Internazionali quali il Premio Vittorio Gui di Firenze e il Pablo de Sarasate di Pamplona. E’ Primo Violino dell’Orchestra della Toscana fin dalla sua istituzione e con essa collabora spesso in veste di concertatore, di animatore del gruppo  I Solisti dell’ORT e di solista anche a fianco di musicisti di fama mondiale quali Vladimir Spivakov, Dino Asciolla, Boris Belkin, Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Myung-Whun Chung, Uto Ughi, Alexander Lonquich, Richard Galliano. Dal 1999 è regolarmente ospite come Primo Violino di Spalla presso l’Orchestra Filarmonica della Scala. Suona uno strumento Antonio Gragnani del 1763.