salta la barra


Comune di Prato

 indietro
17/01/2011 16:13
Consiglio Comunale Oggi pomeriggio presso la G.T. 2000

Immigrazione e sicurezza, la seduta straordinaria del Consiglio tra orditoi e filati

Prioritari per l'Amministrazione comunale gli interventi per il ripristino della legalità, l'integrazione, la scuola e il lavoro

Si è svolta oggi pomeriggio tra gli orditoi e i filati della G.T. 2000 la seduta straordinaria del Consiglio comunale, dedicato al tema "Immigrazione, sicurezza e ordine pubblico". Ha aperto i lavori l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone, che ha riportato i dati dell'attività della Polizia municipale nel 2010 per la lotta all'illegalità nel settore produttivo e del commercio: le aziende controllate sono state 320, gli immobili sequestati 145, le imprese sequestrate penalmente 285, 6.259 i macchinari produttivi sequestrati e 228.000 l'ammontare dei verbali elevati dalla Polizia municipale, e già incassati dal Comune, per la violazione delle normative igieniche, edilizie e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

 Tutti numeri in aumento rispetto al 2009 e rispetto agli anni precedenti, che Milone punta ad incrementare ulteriormente: “E’ una buona partenza, ma ci aspetta un lungo lavoro per gli anni a venire – ha detto l’assessore all’assemblea – Si sbagliano di grosso coloro che si illudono di continuare a lavorare nell’illegalità sperando nella casualità dei controlli”.

    L’assessore alle Politiche per l’integrazione Giorgio Silli ha presentato i dati del fenomeno a Prato e i servizi istituiti dal Comune per dare risposte sia agli stranieri presenti in città che agli autoctoni che convivono con etnie diverse. Su 188.011 residenti gli immigrati sono 28.402 (nel 2009 26.317), di cui 11.882 cinesi (1.000 in più dell’anno scorso. Il Comune ha attivato 8 sportelli, ad esempio per la mediazione linguisitica, l’istruzione delle pratiche per i permessi di soggiorno e la sicurezza, a cui si sono rivolte in tutto oltre 20mila persone per esigenze di vario genere. Come ha affermato Silli,sono prioritari per l’Amministrazione la conoscenza della lingua italiana, primo requisito per l’integrazione, l’integrazione delle seconde generazioni dei migranti e il ripristino della legalità nell’area economica per lo sviluppo del Distretto: le aree d’intervento sono precisamente scuola, integrazione, legalità e lavoro, con un occhio di riguardo al recupero dell'evasione legato alle procedure per il rinnovo dei permessi di soggiorno e il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa: “Grazie all’incrocio dei dati di diversi settori dell’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore Silli – è stato possibile recuperare circa 220mila euro di evasione, soprattutto Tia non pagata. Tutti i progetti attuati a Prato per gestire il problema immigratorio hanno fatto sì che a Prato fossero assegnati 3 milioni e 500mila euro di finanziamenti ministeriali ed europei, con la stessa considerazione da parte del Governo per metropoli come Milano e Roma. Stiamo quindi intervenendo per governare al meglio l’immigrazione già presente a Prato, ma stiamo lavorando anche a monte per diminuire il flusso migratorio in città, perché i numeri raggiunti sono eccessivi per una città come Prato".

 Sul fronte scolastico, illustrato dall'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri, tanti i progetti in campo per risolvere le problematiche date da una percentuale di alunni stranieri nella scuola dell'obbligo che arriva al 24% (in Italia è del 14%). Anche per Pieri sono fondamentali le iniziative per l’apprendimento della lingua italiana: “Crediamo nella centralità della scuola per realizzare una vera integrazione - ha affermato l’assessore – Per questo puntiamo all'allargamento del Protocollo d’interventi per l’accoglienza dei ragazzi stranieri che arrivano in corso d’anno includendo anche la scuola materna". Centrale anche l'aspetto della sicurezza scolastica: l'assessore Pieri ha annunciato il massimo impegno contro il fenomeno delle strutture abusive di asilo nido, soprattutto gestite da cinesi, "perchè tutti i bambini hanno gli stessi diritti e devono essere salvaguardati".

Dopo un lungo e accesso dibattito in cui si sono susseguiti diversi interventi da parte della maggioranza e dell'opposizione, i lavori sono stati conclusi dal sindaco Roberto Cenni che ha posto l'accento sull'illegalità organizzata:  "L'illegalità è un sistema organizzato e non la somma di singole illegalità e questo non è più ammissibile. A Prato  l'immigrazione ha assunto le caratteristiche di una moderna colonizzazione: noi non poniamo la diversità come ostacolo per gli stranieri, ma abbiamo le idee chiare sul fatto che tutti hanno gli stessi diritti, che  e regole devono essere le stesse per tutti e che tutti condividano quei valori che da sempre identificano la nostra comunità".

cbpv

53/11

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina