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Comune di Prato

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27/01/2011 16:39
Cerimonie Questa mattina la celebrazione

Giornata della Memoria, deposizione della corona di alloro alla lapide in piazza Santa Maria delle Carceri

Il vice sindaco Goffredo Borchi: "Le Istituzioni tengano vivo il ricordo e lo sappiano trasmettere alle nuove generazioni"

Si celebra oggi la Giornata della Memoria, in occasione del 66° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici italiani nei lager nazisti.

Le celebrazioni sono iniziate questa mattina con la deposizione di una corona d'alloro alla lapide posta davanti al Castello dell’Imperatore in piazza S.Maria delle Carceri in ricordo dell’Olocausto, di tutti i deportati nei campi di sterminio nazisti e dei pratesi che vennero prelevati a seguito degli scioperi del marzo 1944 ed inviati nei lager.

Oltre alle autorità civili e militari erano presenti i labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma e dell’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED), il Gonfalone della Provincia di Prato e dei Comuni dell'area. Sono intervenuti don Pier Luigi Milesi, in rappresentanza della Curia Diocesana, e Mario Fineschi per la Comunità Ebraica di Firenze. Il Gonfalone del Comune è stato accompagnato dal vice sindaco Goffredo Borchi, che ha affermato: "Il nostro ricordo si incentra sull'importanza di avere un giorno per riflettere su ciò che hanno rappresentato gli eventi della Shoah e l'eccidio di tante donne e tanti uomini a causa di differenze del colore della pelle, di religione o nazionalità. Compito delle Istituzioni - ha sottolineato Borchi - è quello di mantenere vivo questo ricordo e di saperlo trasmettere alle nuove generazioni. Una consapevolezza che nella nostra Città ha favorito la nascita di manifestazioni e iniziative per affermare la necessità di combattere sempre ogni forma di razzismo, violenza e sopraffazione contro il diverso". Il vice sindaco Borchi ha quindi fatto riferimento a quanto la Città di Prato ha sofferto per la deportazione di centinaia di cittadini nei campi di concentramento di Mauthausen, dai quali uscirono vivi solo diciotto nostri concittadini.

mc

106/11

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