Costituita "Prato Eventi". Approvato anche il suo statuto
Sì del consiglio comunale alla costituzione dell’associazione Prato Eventi di cui è stato approvato anche lo statuto. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con i voti contrari dei gruppi Pd e Idv.
I soci fondatori della neo associazione sono il Comune di Prato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che, per il 2011, primo anno di costituzione, verseranno una quota associativa annuale di 10mila euro: la quota sociale e ogni altro contributo non sono al momento determinabili. Spetterà infatti al consiglio direttivo dell’associazione stessa deliberare in tal senso.
Le finalità di Prato Eventi sono indicate nello stesso statuto: valorizzare e promuovere il sistema economico locale nonché gli eventi culturali e di comunicazione del territorio provinciale; creare, attuare e perseguire progetti che abbiano finalità di sviluppo economico e sociale; promuovere il turismo e le attività culturali legate alla salvaguardia e valorizzazione della storia, delle tradizioni e delle produzioni del territorio; diffondere e ampliare la conoscenza della cultura musicale, letteraria, artistica soprattutto nel mondo giovanile.
Per perseguire i propri scopi – si legge ancora nello Statuto - l’associazione Prato Eventi può collaborare con enti pubblici o privati, locali, nazionali o internazionali, ricevere contributi o sovvenzioni di qualsiasi natura da enti pubblici o privati, affidare a terzi l’organizzazione di eventi e iniziative.
Nello statuto viene specificata la distinzione fra soci fondatori, soci ordinari e soci benemeriti (questi ultimi saranno persone che ricoprono cariche pubbliche o hanno particolari meriti culturali o effettueranno versamenti ritenuti rilevanti): per essere ammessi a socio occorre presentare una specifica domanda al consiglio ditrettivo che sull'ammissione dovrà deliberare all'unanimità.
Negli altri articoli dello statuto si indicano gli organi dell’associazione (assemblea dei soci, consiglio direttivo, presidente e revisore unico); in che modo vengono disciplinati i lavori dell’assemblea e quali sono i suoi compiti; la composizione del consiglio direttivo (da due a sette membri) e la durata in carica (tre anni); i compiti del presidente e del revisore unico.
"La valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città - si spiega nella relazione introduttiva della delibera approvata dal Consiglio - rappresenta uno strumento per far riappropriare la comunità delle proprie tradizioni e questo processo non può essere disgiunto dall’attivazione di eventi e di manifestazioni che mettano in relazione la tradizione stessa con i nuovi fermenti culturali, specialmente in ambito giovanile”.
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