Militari a Prato, i risultati della loro presenza
La presenza dei militari dall'agosto 2009 nelle strade e nelle piazze delal nostra città non ha alcun costo per la cittadinanza e ha contribuito in modo inconfutabile ad abbattere la percezione di insicurezza nonchè a svolgere un ottimo lavoro di prevenzione.
Ad affermarlo è stato l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone che, rispondendo nella seduta del consiglio comunale di ieri a una interrogazione del consigliere Pdl Giancarlo Auzzi , ha fatto riferimento a dati inequivocabili: dal 12 agosto 2009 al 31 dicembre 2010 si contano 5700 interventi da parte delle pattuglie militari che hanno consentito l'identificazione di 12.300 persone di cui 15 arrestate, 103 denunciate e il sequestro di 6 veicoli.
Alla domanda rivolta dal consigliere Auzzi "se e in che modo la Regione avesse intenzione di porsi circa il problema della sicurezza nella nostra città", Milone ha risposto che il presidente Enrico Rossi ultimamente, pur avendo preso un impegno formale, non ha partecipato nemmeno all'ultimo incontro del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato la scorsa settimana in Prefettura.
"La autorità regionali - ha osservato Milone - hanno più volte asserito di essere consapevoli della particolare situazione di emergenza che Prato sta vivendo da alcuni anni ma dalla Regione, da quando è stato siglato il patto per Prato Città Sicura nel 2007, non abbiamo visto arrivare nemmeno un centesimo".
"Già nell'ottobre scorso - ha sottolineato Milone - l'Amministrazione Comunale, in una lettera inviata alla Regione, aveva fatto presente come Prato fosse penalizzata rispetto ad altre città della Toscana per lo scarso ammontare dei contributi ordinari regionali destinati a garantire la sicurezza dei cittadini. Il presidente Rossi nella lettera di risposta aveva fatto intendere che, vista la particolare situazione di emergenza che la nostra città sta vivendo, la Regione avrebbe previsto un contributo straordinario speciale. Ebbene - ha proseguito l'assessore - alla fine non ci sarà nè il contributo ordinario che è stato tagliato per tutte le città nè tantomeno quello straordinario".
"Ciò non significa - ha concluso Milone - che abbasseremo la guardia che, anzi, continuerà a rimanere alta anche con enormi sacrifici economici da parte del Comune perchè vogliamo continuare a rispondere ai bisogni della città con il nostro contributo unitamente a quello altrettanto grosso che stanno dando le altre forze di polizia del territorio".
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