Prosegue con "Zoo" la programmazione del Magnolfi Nuovo
Dopo il grande successo di pubblico riscosso da Madonna Bloom di Stefania Stefanin, la rassegna Nuova Scena Toscana promossa dal teatro Metastasio e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Prato, prosegue con lo spettacolo "Zoo" tratto dal romanzo di Isabella Santacroce, un assolo dell’attrice toscana Alessia Innocenti, che andrà in scena domenica 27 febbraio alle ore 21 al Magnolfi Nuovo.
L'adattamento teatrale è di Giovanni
Franci; light designer Nuccio Marino; elaborazione
sonora Saverio Damiani;
costumes designers Micol Joanka Medda e Caterina Bottai;
regia di Alessia Innocenti e Corrado Russo. Interprete
Alessia Innocenti.
"La Santacroce è una prosatrice di altissima
qualità, ipnotica, incantatoria, e sotto tutti gli aspetti
stupefacente". Così Cesare Garboli definisce Isabella
Santacroce, la voce più estrema e visionaria del panorama
letterario italiano.
Zoo è il suo primo romanzo classico, ispirato ad
una storia vera, combina magistralmente l’orrore e i
sentimenti, la purezza e l’incesto, la passione angelica e la
perversione, e dà vita a personaggi da tragedia greca che
rimangono sbarrati e incattiviti nelle loro gabbie metaforiche, da
cui cercheranno disperatamente di fuggire passando per
l’inferno e la morte.
Tratto da una storia vera, il romanzo di Isabella Santacroce
mostra il lato oscuro anche dei migliori sentimenti. Lo
zoo in questione è il regno famigliare in cui germina in
cattività il seme della violenza, quello del sesso e
dell’amore. Una gabbia che separa dal mondo una giovane
figlia, che riceve la sua educazione sentimentale attraverso
l’alfabeto del dolore, del ricatto, dell’abuso.
Lei confonde, non sa cosa sia la parola amore, la sconvolge con la
violenza. Così, quando le sarà chiesto di amare, Lei
lo farà, ma nel modo in cui le è stato insegnato.
Condannata all’immobilità, fisica e morale,
I ricordi, vomitati dal buio della scena, diventano note
di una partitura acida, parole di una vecchia canzone
d’amore, colpi rock, virtuosi assoli di violini.
Sempre al Magnolfi Nuovo, sabato 26 febbraio, alle ore 17, la Fondazione Toscana Spettacolo, nell'ambito di Metastasio Ragazzi, metterà in scena "Scarabocchio-Kish-Kush", storia di un incontro e delle sue tracce con la regia di Laura Marchegiani.
Il progetto Kish Kush, finalista a Premio Scenario Infanzia 2008, nasce come spazio dinamico tra due personaggi di provenienze diverse, con l'obiettivo di condurre i giovani spettatori verso una riflessione e una discussione sul tema della diversità. Kish Kush diventa per noi luogo dell'immaginario, spazio neutro, che ospita due personaggi divisi, che non parlano la stessa lingua.
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