Secondo la Prefettura le recinzioni esterne allo stadio fanno parte del sistema di sicurezza
“Le recinzioni esterne allo stadio Lungobisenzio costituiscono elemento strutturale e parte integrante dell’impianto e fanno parte del sistema di sicurezza previsto dalle norme. Le disposizioni richiamate vincolano la Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli al rispetto delle stesse, non permettendo nessuna possibilità discrezionale per la non applicazione delle stesse”. Questo, in sintesi, il testo della lettera arrivata dalla Prefettura di Prato in seguito alla richiesta dell'assessore allo Sport, Matteo Grazzini, di verificare la possibilità di non installare le recinzioni su via Firenze in occasione delle gare casalinghe del Prato per le quali non era e non sarà prevista la presenza di tifosi ospiti per disposizioni del Cams o per esiguità del numero dei tifosi stessi (vedi Gavorrano e Celano).
"Prendo atto e ringrazio il vice prefetto Colmone e tutta la Commissione per la celerità e per l’attenzione - dichiara Grazzini - ma rimane il rammarico per non poter accogliere le richieste della maggioranza dei pratesi e dei residenti nelle vie attigue allo stadio, penalizzati dalla chiusura di via Firenze anche in occasione di gare, come quella di domenica scorsa, seguite da 200-250 spettatori.
Non rimane altro che sperare che a dare un “rafforzamento” a queste esigenze vincolanti di sicurezza sia il Prato, conquistando la promozione in una categoria in cui eventuali sfide con Verona, Reggiana, Spal, Alessandria o altre importanti squadre italiane possono richiamare al Lungobisenzio migliaia di persone. Altrimenti rischiamo di rivivere il paradosso, con tutto il rispetto per le leggi e le normative esistenti e più che legittime, di riavere di nuovo via Firenze chiusa anche il giorno di Ferragosto per un Prato-Poggibonsi di Coppa Italia da 30 spettatori".
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