“Convivere in qualità”, la mediazione dei conflitti sociali e familiari in un convegno
Ha un obiettivo ambizioso il convegno che si svolgerà il 18 marzo nel Sala consiliare del Comune: “Convivere in qualità”. L'iniziativa è organizzata dall’Istituto di Ricerca e Formazione di Firenze, coordinato dalla dott.ssa Roberta Giommi, e patrocinata dagli assessorati all'Integrazione e alle Politiche sociali, dall'Ordine degli avvocati di Prato e da Pamat(Prevenzione Abuso Minori Associazione Toscana). Al centro la mediazione familiare e sociale, con la presentazione di un progetto da costruire attraverso l'azione congiunta di istituzioni pubbliche e private per acquisire e diffondere le competenze necessarie per affrontare e risolvere la fatica della convivenza e la gravità della dimensione dei conflitti, sia a livello del tessuto sociale che nella famiglia. Ad aprire i lavori, alle 14.30, saranno l'assessore alle Politiche per l'integrazione Giorgio Silli e l'assessore ai Servizi sociali Dante Mondanelli, che porteranno la lunga esperienza del Comune di Prato nell'ambito della mediazione dei conflitti. Alle 15 seguirà l'intervento di Francesco Antonio Genovese, presidente del tribunale di Prato, sul tema "Come il tribunale si pone per una cultura dell'accordo e una convivenza di qualità" e alle 15.40 la relazione della dottoressa Giommi su "Mediazione come modello risolutivo. La famiglia spezzata: come ricomporre i rapporti tra genitori e figli". Concluderanno il convegno la stessa Roberta Giommi e l'assessore Silli.
Particolare attenzione sarà dedicata a quali forze tecniche, istituzionali, politiche si possono mettere in campo per attuare la mediazione, al tema della cultura dell’accordo, alla ricomposizione dei rapporti familiari dopo separazioni drammatiche e mal gestite, all’esame delle nuove leggi, alla mediazione come filosofia e come tecnica con diversi attori in campo: forze politiche, magistrati, avvocati, psicologi e mediatori che possono creare una rete di competenze per aiutare a risolvere le controversie.
La partecipazione è gratuita e agli avvocati che interverranno saranno riconosciuti tre crediti formativi.
cb
Condividi su: