Cinque progetti per promuovere l'integrazione

L'assessorato alle Politiche per l'integrazione ha presentato al Ministero dell'Interno come soggetto capofila cinque progetti per l'integrazione dei migranti dal punto di vista linguistico, sociale ed economico, in collaborazione con altri enti. I finanziamenti richiesti sarebbero attinti dal FEI, Fondo Europeo per l'Integrazione, gestito dal Ministero dell'Interno per sostenere progetti locali dedicati all'integrazione degli immigrati. Il finanziamento totale richiesto dal Comune di Prato e dagli altri partner istituzionali è di 684.000 euro.

I progetti sono stati presentati la scorsa settimana alla Prefettura di Prato ottenendo il parere favorevole del Consiglio territoriale per l'Integrazione: «Siamo sicuri che il Ministero accoglierà le nostre richieste, vista la particolarità della nostra città - commenta l'assessore Giorgio Silli - E' importante sottolineare che per evitare che le spese relative ad un problema complesso come l'immigrazione ricadano solo sulla nostra città, questa Amministrazione ancora una volta si adopera per ottenere finanziamenti europei e ministeriali per il territorio». 

I cinque progetti sono: "ADVANCE", Alfabetizzazione, Documentazione e Valori di Appartenenza per una Nuova Comunità Educante (per un ammontare di 100.156 euro), diretto alla formazione linguistica; "Mosaici: giovani generazioni in movimento" (279.259 euro), dedicato alle seconde generazioni per attivare lo scambio con coetanei italiani attraverso lo studio della musica e altre iniziative; "SIM", Sportelli Informativi per Migranti, per la promozione della conoscenza di diritti e doveri, informazioni ed orientamento (132.436 euro); "MediAzione" (97.165 euro) per la mediazione sociale, la diffusione sul territorio di sportelli che aiutino a dirimere i conflitti e il potenziamento di quelli esistenti; "IES", Immigrazione ed Economia Sostenibile, (75.248 euro), dedicato al mondo dell'impresa con il potenziamento del Tavolo di Azione Locale Integrato tra Istituzioni, patronati, associazioni datoriali, imprese sociali, sindacati, associazioni del terzo settore, associazioni di migranti e loro referenti istituzionali per lo sviluppo di una rete di governance e coordinamento territoriale e percorsi formativi di imprenditoria, sicurezza e legalità sul luogo di lavoro.