"Prato è già la Lampedusa della terra ferma"
A seguito degli effetti della crisi libica e circa i fenomeni migratori in corso, l'assessore all'Immigrazione Giorgio Silli e l'on. Riccardo Mazzoni, Deputato alla Camera (Pdl), annunciano una lettera al Ministero dell’Interno.
"Sulla base di quanto apparso nelle agenzie – affermano – riguardo ad un ipotetico ma realistico bisogno di distribuire un numero importante, stimato intorno alle 50mila unità di nuovi immigrati e di profughi, sul territorio nazionale in seguito alla crisi libica, non possiamo non dirci preoccupati per le sorti della nostra città. Prato è già la Lampedusa della terra ferma e per quanto già membri del progetto SPRAR di accoglienza per i rifugiati ed i richiedenti asilo politico non possiamo accogliere altri profughi sul nostro territorio. In maniera responsabile stiamo gestendo il fenomeno migratorio e gli asilanti già soggiornanti in città, ma i numeri e le stime di stranieri presenti palesano una assoluta saturazione del nostro tessuto sociale ed urbano.
Seguiremo certamente le disposizioni del Governo ma non permetteremo alla Regione Toscana, che nella persone del presidente Rossi si è già detta disponibile ad ospitare 3.500 profughi, di decidere per noi. La Regione non ha che una marginale competenza in materia. Scriveremo ad ANCI e al Ministero dell’Interno, oltre che per conoscenza anche a Regione e Provincia per sensibilizzare chi di dovere riguardo al caso Prato. Una ulteriore presenza di migranti sul nostro territorio – concludono Silli e Mazzoni – non farebbe altro che accrescere la tensione che già è alta fra stranieri e italiani, rischiando così di rovinare mesi di impegno e di duro lavoro nei percorsi di integrazione,mettendo a serio rischio la coesione sociale".
mc
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