Pił di 4.000 visitatori in pochi giorni per le mostre dedicate ai 150 anni dell'unitą d'Italia
Sono già oltre 3.000 i visitatori della mostra " Segni del Risorgimento a Prato" alla saletta Valentini e più di 1.000 quelli di "Italiani in posa: strumenti della fotografia 1860-1918"alle Antiche Stanze di Santa Caterina. Entrambe le mostre, inaugurate lo scorso 16 marzo, fanno parte del ricco calendario di eventi organizzati dall'assessorato alla Cultura nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia 150, accolte con grande partecipazione da parte della città.
"Italiani in posa: strumenti della fotografia 1860-1918"
sviluppa un percorso espositivo basato sulle raccolte
dell’Archivio Fotografico Toscano per illustrare
l’evoluzione della fotografia nel primo sessantennio del
Regno d’Italia. Apparecchi fotografici, stereoscopia, cartes
de visite e ritratti sottolineano i momenti salienti del contributo
di Prato all’unificazione nazionale, come il ricordo del
passaggio di Garibaldi o l’omaggio al triumviro Mazzoni.
Sabato prossimo 2 aprile dalle 11 ci sarà la visita
guidata gratuita all'esposizione e alla mostra
bibliografica ospitata alla biblioteca Lazzerini, con testi da
Dante a Gioberti e Cattaneo, "
Bixio! Qui i libri che hanno fatto l'Italia! O si
muore!".E' necessaria la prenotazione e potranno partecipare
un massimo di 30 persone.
Il ritrovo è all'obelisco di Garibaldi in piazza S.
Francesco alle 11. Info e prenotazioni: Servizio Cultura del Comune
0574 1835028/25, dal lunedì al venerdì ore 9-13.
"Segni del Risorgimento", realizzata in collaborazione con il Circolo Cives, racconta invece la storia del periodo unitario a Prato attraverso una selezione delle opere che facevano parte del Museo del Risorgimento, allestito dal 1912 al 1946 nel Palazzo Pretorio. Fra queste, il bozzetto con la Fratellanza tra Prato e Pistoia del pratese Tommaso Palloni, che in chiave allegorica rappresenta la riconciliazione tra Prato e Pistoia il 12 settembre 1847, giorno della proclamazione della Guardia Civica in Toscana, e una lettera autografa scritta da Garibaldi il 18 dicembre 1862 per ringraziare i pratesi che nel 1849 lo aiutarono a scappare dagli austriaci: « Gli esempi di patria virtù che vi diede l'illustre vostro concittadino Pietro Cironi non sono stati infruttuosi - scrisse l'Eroe dei due mondi - Voi, ne sono certo, vi mostrerete in ogni occasione propugnatori fortissimi dell'Italia e della libertà".
L'esposizione, fino al 2 giugno allo spazio mostre Valentini di Corso Mazzoni con ingresso libero, è aperta sabato e domenica dalle 11 alle 13 e 17-19 e dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 19. Martedì chiuso.
cb
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