«Chiarezza sul ruolo della Sds e risposte sulla rete di presidi socio-sanitari sul territorio»
«Aspettiamo con fiducia un atto d'indirizzo della Regione Toscana in merito al ruolo delle Società della salute sul territorio». Vuole chiarezza e risposte certe il presidente della Sds Area pratese Dante Mondanelli. Dovendo passare alla fase operativa, quindi di programmazione e governo delle strutture territoriali, i servizi sociosanitari e il percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo, è fondamentale, secondo Mondanelli, che la Regione confermi con un atto forte il ruolo delle Sds . «Dobbiamo subito capire cosa rimarrà a Prato in vista della nuova organizzazione dell'ospedale "per intensità di cura" e conseguentemente dobbiamo attrezzare il territorio per recepire questi nuovi bisogni». Il presidente Mondanelli sottolinea inoltre che la quota sanitaria pro capite di Prato è la più bassa della Toscana, cioè 1.469 euro. A questo va aggiunto un incremento demografico non calcolato, oltre ad un numero di residenti non censiti sicuramente superiori a 10mila unità. La quantificazione di questo gap è di almeno 12 milioni di euro. «Dopo la pronuncia della Regione Toscana sugli indirizzi - continua Mondanelli - convocheremo una riunione degli stati generali della sanità a Prato, con tutti gli operatori del settore, perchè è necessario costruire una rete di servizi integrati che garantisca ai cittadini un alto livello di prestazioni, anche in vista della partenza del nuovo ospedale. Al di là del numero dei posti letto, vogliamo capire quali funzioni resteranno a Prato, quali dotazioni tecnologiche avrà e cosa sarà invece spalmato sull'Area vasta: non vorremmo che Prato divenisse la dependance di Careggi».
La Società della salute a partire da ora dovrà occuparsi anche della parte dei servizi sociali e di quelli rivolti alla non autosufficienza. Su questo versante Mondanelli sottolinea che la Regione è intervenuta sopperendo con risorse proprie ai tagli operati dal Governo, assegnando a Prato 2.300.000 euro per il 2011. «Sul versante socio-sanitario chiediamo che Prato non venga più penalizzata - termina l'assessore, - che vengano considerate le sue specificità, legate anche al fenomeno immigratorio, e che venga fatta chiarezza sul nostro ruolo nel territorio e sull'ospedale del futuro».
cb
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