Sigilli ad un laboratorio di accessori per abbigliamento in via Pistoiese
Ieri mattina l’Unità Operativa Edilizia e contrasto al degrado urbano della Polizia Municipale ha sequestrato un magazzino in via Pistoiese a Narnali di proprietà di W. H., cittadina cinese di 45 anni, che abita nell'appartamento sovrastante. Anche il gestore dell’attività è un cittadino cinese, C.W. di 57 anni, titolare di impresa individuale attiva nel campo della preparazione accessori da abbigliamento. Le due persone sono state denunciate in concorso per le violazioni edilizie riscontrate, relative al cambio di destinazione d’uso dell’immobile.
Gli agenti hanno verificato che le tre stanze interne all'immobile che dovevano essere destinate a magazzino erano invece utilizzate come dormitorio, con sette posti letto. Al momento del controllo c'erano quattro persone, tutte cinesi, di cui due presenti irregolarmente sul territorio nazionale, per cui sono state espletate le pratiche relative all’espulsione. Gli agenti di piazza Macelli hanno inoltre elevato sanzioni per l’irregolare promiscuità tra l’uso abitativo e quello produttivo e ha posto sotto sequestro amministrativo i macchinari.
Ferma la presa di posizione dell'assessore alla Sicurezza urbana e Polizia municipale, Aldo Milone: "Alla luce anche di questo controllo, dopo aver verificato le carenti condizioni igieniche e sanitarie e la commistione tra uso abitativo e produttivo, e dopo gli episodi delle due morti dei cittadini cinesi all'interno dei capannoni, si rende sempre più necessaria questa attività di contrasto all'illegalità. Oltre a tutelare gli sfruttati che vivono e lavorano all'interno di questi edifici non ci dimentichiamo che quasi sempre vengono trovate bombole di gas che, in caso di scoppio, potrebbero determinare non più singole morti ma vere e proprie stragi. I controlli e le attività delle forze dell' ordine proseguiranno anche durante le feste pasquali e saranno incessanti".
Tra le altre irregolarità, nel magazzino sono state verificate condizioni igieniche precarie per la promiscuità di alimenti con materiale da lavoro, mancanza di adeguata aerazione dei luoghi, oltre a carenze di sicurezza.
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