"Gara legittima per tutelare amministrazione e cittadini"
In merito alla gara di distribuzione del gas a Prato, l'assessore alle Politiche dell'energia, Filippo Bernocchi, dichiara quanto segue:
"Le notizie riportate dalla stampa sulla gara per la concessione di distribuzione del gas a Prato, al momento gestita da Consiag - Estra, risultano incomplete e, rispetto alle posizioni sia dell’Antitrust che dell’ANCI in materia, riportano concetti parziali e reinterpretati in maniera da dare una lettura non corretta della vicenda.
Si parla infatti fin troppo spesso di tutela solo ed esclusivamente di un gruppo industriale che, pur costituendo una realtà territoriale capace, non può ritenersi al di sopra delle parti e pensare esclusivamente a mantenere il suo "feudo" senza misurarsi con altri competitori.
La società, come concepita nel suo concetto storico di base, deve invece fornire sevizi ai cittadini ed alle amministrazioni in maniera efficace, efficiente ed economica.
Non va quindi trascurato il fatto che i Comuni soci devono poter avere voce in capitolo per avvicinare le politiche aziendali alle esigenze della cittadinanza contemplando soluzioni di giusto equilibrio fra interessi pubblici e privati rispetto al miglior contesto di mercato.
Qual è quindi lo strumento che oggi garantisce tale confronto?
Ebbene si rinviene nel ricorso al mercato ed a procedure competitive che assicurano standard qualitativi elevati e garantiscono efficienza nell’erogazione dei servizi con costi sostenibili per amministrazione ed utenti.
Questa era una doverosa premessa per cogliere il senso della legittima azione del Comune nella indizione della procedura concorsuale in materia di gas.
Entrando nel merito sono invece necessarie alcune precisazioni.
Innanzitutto la delibera dell’Antitrust non legittima il blocco delle gare, così come sembrerebbe disegnato dal decreto interministeriale, anzi si esprime solo sulla mancata possibilità di prevedere misure cautelari richiesta dall’amministrazione a causa della reticenza di Consiag nel fornire i dati utili alla presentazione delle offerte, come invece previsto dalla normativa in materia. In buona sostanza l’autorità ritiene che non sia presente il periculum in mora e non le altre questioni quali la sussistenza del diritto del comune ad avere queste informazioni.
L’intervento del Sottosegretario On. Saglia poi ha sottolineato solo alcuni aspetti generali del sistema degli affidamenti precedenti e la ratio della riforma voluta dal Governo nel limitare i gestori, a sostegno della necessità, da verificare se legittima, di non svolgere gare dopo l’approvazione del decreto ambiti. Nulla quaestio quindi sulle avviate in precedenza come nel caso di Prato .
Permane pertanto la legittimità dell’azione amministrativa comunale di indizione della procedura concorsuale per l’affidamento del servizio distribuzione del gas naturale, ribadita inoltre nella circolare ANCI del 12 aprile scorso. In quest’ultimo documento, oltre alle problematiche ed alle criticità legate alla mancanza di un contesto amministrativo unitario, vengono altresì espressi forti dubbi circa l’impossibilità di effettuare nuove anche in presenza di tale decreto. La posizione prudenziale espressa dall’ANCI riguarda quindi solo ed esclusivamente le gare da indire in data successiva alla pubblicazione del decreto ambiti.
Tali precisazioni contribuiscono a fornire una cornice chiara all’interno della quale si stanno muovendo i rapporti tra il Comune di Prato e Consiag-Estra.
Vi è poi una questione immanente ed una particolare. Quella immanente riguarda la liberalizzazione dei servizi che, come nel caso della telefonia mobile, ha portato vantaggi enormi ai cittadini in termini di tariffe e ciò potrebbe o dovrebbe accadere anche con la distribuzione del gas (settore altamente remunerativo). Quella particolare invece riguarda i cospicui introiti incassati da Consiag da ogni cittadino pratese direttamente in bolletta e pari circa al 7,4% del valore della rete e che non sono mai tornati nelle mani dell’azionista comune di Prato e quindi dei cittadini pratesi ancorché la rete sia pubblica.
Se Consiag è effettivamente un soggetto forte dalla parte dei Comuni soci, perché non si confronta con il mercato e non presenta partecipa alla gara con un’offerta migliorativa per amministrazione e cittadini senza tanto clamore? E perché non distribuisce utili ai comuni che così possono fare gli investimenti necessari per la nostra città?"
mc
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