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Comune di Prato

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05/05/2011 18:26
Integrazione La riflessione dell'assessore Giorgio Silli al termine di una riunione in Regione

"Prato non č nelle condizioni di accogliere altri migranti"

Silli:" La cittā č giā capofila di uno specifico progetto di accoglienza profughi"

Al termine di una riunione convocata dal presidente della regione Enrico Rossi riguardo all’emergenza profughi l’assessore all’Integrazione Giorgio Silli dichiara quanto segue:

“C’è stato presentato un esempio di distribuzione territoriale di profughi e il presidente Rossi ha destinato alle provincie, pur ricordando la “ sovranità” dei Comuni il coordinamento della distribuzione sul territorio. Purtroppo nell’esempio di distribuzione territoriale ancora una volta la suddivisione è stata fatta in base agli abitanti autoctoni e non in base alla densità dei migranti come più volte ribadito dal Comune di Prato. Pertanto se ipotizzassimo dieci mila arrivi in Italia alla Provincia di Prato toccherebbero 47 profughi e ricordo ancora una volta che la densità di stranieri per chilometro quadrato, se si considerano anche le stime di clandestini, è per la provincia di Prato di 120 per chilometro quadrato contro i 4 di Grosseto o i 7 di Siena.

Riconosciamo la necessità di collaborare e per questo  spero di potermi incontrare quanto prima con la Provincia e con gli altri comuni della provincia.

Ricordiamo che il comune di Prato già è capofila del progetto di accoglienza per profughi e rifugiati (in collaborazione con Ministero dell’Interno e Anci)  da molto tempo e che pertanto gli uffici del comune già si occupano della gestione profughi sul territorio. Propongo, nel ribadire che il territorio del comune di Prato non è nelle condizioni di accogliere altri migranti, di aumentare i numeri del progetto per i rifugiati chiedendo un impegno formale anche a quei comuni della Provincia che in passato non facevano parte di questo (Vernio e Cantagallo) e un aumento dei posti di questo progetto negli altri comuni della Provincia. L’assessorato all’Integrazione si accollerebbe il coordinamento, la gestione e il controllo di questi profughi a patto che la provincia e gli altri comuni mostrino senso di responsabilità ospitandoli sul loro territorio”.

st

595/11

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