Standing ovation per Giuseppe Pecoraro, nuovo cittadino di Prato
Standing ovation questa mattina in Consiglio comunale per Giuseppe Pecoraro, primo prefetto di Prato, a cui stamani è stata conferita la cittadinanza onoraria.
Come si legge nella motivazione della delibera, il Consiglio ha voluto così esprimere il proprio riconoscimento "per lo sviluppo della Prefettura di Prato favorito da Pecoraro, per il costante impegno per l'azione di contrasto ad ogni forma di inquinamento criminale e per essersi particolarmente distinto nel promuovere iniziative a favore della comunità pratese".
Pecoraro, attualmente prefetto di Roma, è stato accolto da un applauso lungo e scrosciante da parte di tutto il Consiglio: al primo prefetto, nono cittadino onorario di Prato, sono andati i ringraziamenti di tutti i gruppi consiliari per l'impegno e l'attaccamento dimostrato alla città di Prato nel momento storico e delicato dell'indipendenza territoriale ed amministrativa da Firenze. Come quello della nascita della provincia. Il benvenuto come nuovo pratese è stato espresso sia dal presidente del Consiglio comunale Maurizio Bettazzi, che dal sindaco Roberto Cenni: «La giornata di oggi rappresenta un doveroso omaggio alla persona di Giuseppe Pecoraro, alle sue spiccate capacità, alla sua affabilità e all’impegno dimostrato giorno dopo giorno, ma è anche l’occasione per ricordare uno dei periodi storici più significativi della nostra realtà - ha detto Bettazzi - L’occasione di questa cerimonia ci permette di riaffermare con forza, senza alcuna sterile polemica di campanile, l’attenzione e il rispetto che sono dovuti a questa città. Il Comune, che rappresenta l’ente più vicino alla cittadinanza, non intende abdicare in alcun modo dal suo ruolo e dalle sue funzioni, né intende rinunciare alla propria autonomia e alla propria autorevolezza». «Ringrazio il dottor Pecoraro per quello che ha fatto a Prato negli anni in cui è stato Prefetto e per quello che continua a fare per la nostra città anche come prefetto di Roma, grazie al legame di affetto che ancora lo lega alla nostra realtà - ha aggiunto il sindaco Cenni - Il riconoscimento va sia alla figura istituzionale che all'uomo. Benvenuto tra noi!»
Giuseppe Pecoraro, visibilmente emozionato, ha rievocato gli anni trascorsi a Prato, gli aneddoti che hanno visto protagonisti cittadini che oggi siedono in Consiglio e la cosa che più l'ha colpito della città: il cuore dei pratesi. «Ricordo che la mia prima uscita pubblica da Prefetto fu al Rotary club, di cui era presidente proprio Roberto Cenni - ha ricordato Pecoraro - Prato mi ha colpito subito e mi ha conquistato per il grande impegno dei suoi cittadini, per il loro cuore, per la voglia di lavorare e la passione che mettevano nel proprio lavoro. Prato è un primo esempio di integrazione di tante etnie italiane, tutte accomunate però dalla stessa identità pratese: quindi c'era l'orgoglio di essere il primo prefetto della città, la voglia di essere all'altezza dei sui cittadini e del ruolo che mi era stato affidato».
Pecoraro è stato il primo prefetto stanziale della neonata Provincia di Prato, dal 1995 al 2000, dimostrando sempre grande attaccamento alla città: sono da ricordare la stesura e l'approvazione del primo Protocollo di Prato città sicura, la visita del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per il conferimento della Medaglia d'Argento al Valor militare al Gonfalone della città nel 1996, la sottoscrizione del Protocollo d'intesa fra Comune e Prefettura per l'istituzione di un Centro unico di protezione civile nel 1997 e l'impegno per la nascita dell'Urp multiente Comune-Provincia e Prefettura nel 1998.
cb
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